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  • Hellasmania: Cáceres, la soluzione "charrúa"

    Hellasmania: Cáceres, la soluzione "charrúa"

    • Nicola Corona
    Può un giocatore cambiare da solo l'assetto e gli obiettivi di una squadra di calcio? No, ovviamente. Stiamo parlando comunque di uno sport di squadra e un calciatore da solo non può certo incidere così tanto. Però, se inseriti all'interno del contesto giusto, ci sono giocatori che possono rappresentare la soluzione ideale ad una serie di problemi diversi.
     
    È il caso di Martin Cáceres, ormai vicinissimo al Verona grazie al lavoro svolto in sinergia con la Lazio per assicurarsi le prestazioni del difensore uruguaiano. Cáceres, classe 1987, non è certo un profilo che necessita di tante presentazioni. Cinque volte campione d'Italia con la Juventus ed una volta campione di Spagna col Barcellona, nel suo palmares vanta anche una Champions League sempre col Barca e una Copa America vinta con l'Uruguay. Insomma, un giocatore di caratura internazionale che si appresta a sbarcare in riva all'Adige, ennesima scommessa fatta dal DS Fusco in questa calda estate 2017.

    Rapido, bravissimo nell'uno contro uno e molto dotato tecnicamente, Cáceres ha tra le sue caratteristiche migliori anche la tipica garra uruguagia, quel temperamento fiero e combattivo che è l'orgoglio del popolo Charrùa e che ha permesso ad un Paese di poco più di tre milioni di abitanti di assumere un ruolo di primo piano nel panorama calcistico mondiale fin dal suo principio. Oltre a tutto ciò, "El Pelado", come è bonariamente soprannominato Cáceres in patria, ha dimostrato più volte in passato di essere letale anche in fase offensiva, in particolare nelle situazioni di palla inattiva, grazie ad un ottimo tempo d'inserimento e un grande colpo di testa. Insomma, Cáceres al Verona può davvero rappresentare una soluzione utilissima, portando l'esperienza maturata nelle grandi squadre in cui ha giocato e andando a riempire in un solo colpo i "buchi tattici" della difesa gialloblù. Sì perchè l'uruguaiano può ricoprire senza problemi sia il ruolo di terzino destro che quello di centrale difensivo e in caso di necessità può essere spostato anche sulla fascia sinistra, ruolo che occupa abitualmente con la sua nazionale. Un vero e proprio jolly difensivo che permetterebbe a Pecchia di variare e trovare nuove importanti soluzioni per la difesa del Verona (ad esempio con Cáceres terzino sarebbe possibile utilizzare con più continuità Romulo a centrocampo o in attacco).

    Tra i tanti aspetti positivi, vale però la pena di individuare anche qualche dubbio legittimo sul suo possibile arrivo. Il primo riguarda la condizione fisica dell'uruguaiano. Il giocatore ha subito nel corso della sua carriera una serie impressionante di infortuni, l'ultimo dei quali, al tendine d'achille, lo ha costretto ad un lungo stop e non ha fatto altro che aumentarne la fama di "giocatore di cristallo". Ora pare che Cáceres stia meglio, anche se l'unica presenza con cui ha concluso la sua breve esperienza al Southampton lascia ancora qualche dubbio sulla sua fragilità fisica. L'altro grande dubbio riguarda la formula con cui "El Pelado" arriverebbe a Verona. Il giocatore dovrebbe rimanere in gialloblù fino a gennaio, per poi passare alla Lazio, vera protagonista di quest'operazione di mercato e impossibilitata a metterlo sotto contratto prima per motivi legati al numero degli extracomunitari in rosa. Insomma, un arrivo a breve scadenza che rischia di non essere un vantaggio né per Cáceres né per il Verona che dovrebbe già mettere in conto la sua partenza a metà stagione, senza poter programmare al meglio l'intero campionato.

    Intanto Cáceres nei giorni scorsi ha già effettuato le visite mediche e ha trovato l'accordo col Verona, ora si aspetta solo che venga raggiunto anche quello con la Lazio (si discute sulla clausola rescissoria). Se l'operazione alla fine dovesse andare in porto, l'Hellas potrebbe davvero aver trovato una soluzione ai suoi problemi difensivi, anche se al momento le avversative ed i dubbi permangono. Insomma, anche per Cáceres siamo di fronte ad una bella scommessa, l'ennesima dell'estate per il DS Fusco. Ma se una scommessa è stata fatta per Cassano, penso valga la pena provarci anche per Cáceres. Con la speranza che l'esito, alla fine, sia ben diverso.

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