Calciomercato.com

  • Hellasmania: con la Roma trionfo, a Salerno un passo indietro. Tudor che colpa ha?

    Hellasmania: con la Roma trionfo, a Salerno un passo indietro. Tudor che colpa ha?

    • Alessandro Righelli
    Una settimana davvero da grandi emozioni per questo nuovo Hellas targato Tudor, sia positive sia ahimè anche negative. Andiamo con ordine e partiamo dalla grandissima vittoria contro la Roma della scorsa giornata. Un delirio a tutto tondo, per una gara giocata finalmente come tanto ci avevano abituato. Grinta, tecnica e tanta corsa hanno contraddistinto tutti i gialloblù scesi in cambio, nessuno escluso. Si è rivista finalmente una squadra attenta a entrambe le fasi di gioco, che ha saputo soffrire, incassare e ribaltare tutto per due volte. Insomma, una gara encomiabile, che serviva da non so oramai quanto tempo. Non si può che commentare questa partita con l'arrivo del nuovo allenatore, Igor Tudor. Quest'ultimo infatti ha dimostrato sin dai primi minuti grande carattere e, per una compagine appena conosciuta e ancora tutta da capire sino in fondo, si può dire che nella sua prima uscita ha fatto già molto bene e di ciò bisogna esserne riconoscenti. 

    Quando però si fanno tre passi avanti, capita spesso che almeno uno lo si fa indietro, è quasi certezza matematica, ma che serve comunque a crescere. Anche per noi tale regola si è prontamente realizzata, visto il pareggio in traversa contro la Salernitana nell'uscita infrasettimanale. Diciamocelo pure: tanta sfortuna e qualche distrazione di troppo hanno confezionato la perfetta "beffa" calcistica. Qualcosa però, e qui torniamo sempre a Tudor che inevitabilmente in queste giornate è sotto la lente di ingrandimento, si poteva fare meglio. Piccoli appunti, sia chiaro! Nessuno imputa una mancata vittoria a qualcuno in particolare, se non appunto alla sfortuna stessa. Sull'allenatore si può solamente dire che forse, per quei cambi fatti, vedi Hongla certamente fuori condizione, forse si poteva attendere. La squadra infatti da quel momento si è un poco ritirata su se stessa, perdendo quel mordente offensivo che poteva essere espresso sino alla fine, soprattutto contro un'avversario totalmente abbordabile. Nulla di grave, ripeto, soprattutto perché è da queste occasioni che passa la crescita di un nuovo allenatore in una squadra appena conosciuta. 

    Ultima nota finale: non mi si voglia, ma si sta intravvedendo la "cazzimma" di un certo ex tecnico che tanto qui si è amato. Uno di quei caratteri tosti est europei insomma, ma voglio ancora rimanere in silenzio su questo e solo accennarlo, per non entusiasmare prima del tempo e azzardare paragoni ancora immaturi. La speranza però è quella, questo poco ma sicuro!

    Altre Notizie