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  • Hellasmania: giù le mani da Juric! Giù le mani dal progetto Hellas

    Hellasmania: giù le mani da Juric! Giù le mani dal progetto Hellas

    • Alessandro Righelli
    Ci siamo, o meglio, ci "risiamo". La telenovela degli allenatori è ripartita, complice il fatto delle molte panchine in bilico in questa ultima parte di campionato di Serie A. Il toto-allenatori non ha risparmiato nemmeno l'Hellas Verona, anche se a dir la verità, sono tutte voci già conosciute sin dalla scorsa annata. Il nome nel mirino è ovviamente quello di Ivan Juric, stimato e corteggiato da più "corti" calcistiche italiane, che sono alla ricerca di un proprio condottiero per un riscatto quanto più sperato per la prossima stagione. Analizziamo però la situazione in tutti i suoi aspetti, solo così potremo trarne le dovute e giuste conclusioni.

    Juric si sà, è un allenatore che sin dalle prime uscite in gialloblù (per l'esattezza dal 1 luglio del 2019), ha dimostrato di saper condurre una squadra oltre i propri limiti. Questi due anni si possono sicuramente giudicare positivi per l'allenatore e per l'Hellas in generale, anche se il tanto sperato salto di qualità europeo ancora non è stato raggiunto. Certo però che bisogna ricordare anche da dove l'Hellas arrivava e che squadra Juric ha dovuto prendere tra le sue mani. Tutti noi ricordiamo il tonfo subito con la retrocessione in serie B e la lotta dei playoff per tornare subito in massima serie. I valori dell'allenatore croato sono quindi indiscutibili, soprattutto se si considera quanto lui abbia inciso con le sue scelte su molte partite, anche al costo di sbagliare. Ha sempre dimostrato infatti di essere sempre in partita, senza abbandonare mai la squadra, sia sul piano tecnico ma soprattutto su quello psicologico, fuori e dentro al campo. Molto probabilmente, senza Juric, l'Hellas avrebbe fatto un cammino diverso, ma forse non così roseo come è stato questo. 

    Detto ciò, è evidente come le grandi squadre italiane si siano messe in allerta e abbiamo puntato i loro riflettori anche sul mister gialloblù. Ora i nomi si fanno davvero più insistenti: si parla di Fiorentina, della Lazio e soprattutto del Napoli, che pare aver fatto più di una telefonata a Verona per conoscere le intenzioni della società. Nulla ancora di comprovato, sia chiaro, sono solo voci di corridoio, respinte oltretutto dallo stesso Juric, il quale ha dichiarato a varie testate, che ora la sua concentrazione è solamente sul Verona. Meno male! Scampato pericolo? Forse, nell'immediato, ma sicuramente se ne riparlerà in estate, a meno di clamorosi cambi di direzione della società gialloblù. 

    Questo è il quadro "teorico", ora veniamo a quello "pratico". L'eventuale partenza di Juric creerebbe un vuoto cosmico nella squadra gialloblù, per vari motivi, tutti della stessa importanza. Innanzitutto andrebbe a mancare il perno di un progetto di ricostruzione che la società ha intrapreso dalla riconquista della serie A. La figura di Juric, come detto, non abbraccia solamente gli aspetti tecnici della partita, ma anche tutto ciò che ruota fuori dal campo. Lui spesso ha preso le difese dei giocatori quando erano dati come partenti e lui ancora ha cercato di muovere il mercato verso gli obiettivi che più considerava essere indispensabili per migliorare la rosa. La sua eventuale partenza quindi si ripercuoterebbe anche sui giocatori stessi, che, non avendo più un saldo motivo per rimanere, qualora fossero in dubbio, sceglierebbero la via che porta fuori dalle mura scaligere. Insomma, una specie di "domino" che potrebbe portare alla caduta di un progetto dove Ivan Juric era la figura dominante. 

    Ora, la domanda fondamentale è: che intenzioni ha la società? Farà davvero quadrato sull'allenatore, oppure cederà al canto delle sirene italiane? Molto ovviamente dipenderà dallo stesso Juric, che per ora non sembra aver troppo dato corda alle voci intorno al suo futuro. Tempo al tempo quindi, ma il tempo come si sà, stringe, e presto si saprà qualcosa di più. L'auspicio comunque resta sempre quello: giù le mani da Juric, o meglio, giù le mani dal progetto Hellas.

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