Otto giocatori da mettere ancora a fuoco. Definirli oggetti misteriosi sarebbe troppo. Ma sicuramente il Verona può attingere a piene mani da una variegata comitiva che lo rende senza dubbio da metà classifica. Frecce che spunteranno fuori per l'arco gialloblu. Si sta solo completando l'assemblaggio. Toni e Romulo, i due ex della Fiorentina dall'impatto devastante, più uno Jankovic che non è passato inosservato: delle new entry abbiamo visto ancora poco.

Risvolto positivo, intendiamoci. Del resto, è la stessa linea di condotta utilizzata l'anno scorso, ma inevitabile che si sia salito di tono sul piano qualitativo. Forse questa è la volta buona per soddisfare alcune curiosità. Iturbe giocherà allo Juventus Stadium? Chi può dirlo. Sicuramente è tra i candidati a prendere parte al rimescolamento dell'attacco, Cacia compreso. Già, perchè la piacevole sorpresa è un Gomez che di fare la comparsa proprio non vuole saperne. Problemi, per modo di dire visto che c'è abbondanza, a cui solo Mandorlini può ovviare. Ma l'Hellas che funziona è un romanzo di lunga memoria.

Sarebbe quantomeno incauto toccare un centrocampo dall'energia invidiabile. Basti pensare ad un Jorginho versatile e Hallfredsson che sta smentendo chi lo metteva in discussione. Rafael costringe per adesso Mihaylov, titolare della Bulgaria, a rimanere relegato in panchina. I tre arrivati dal Sudamerica – Cirigliano, Gonzalez e Marques – sono ancora in fase di lavorazione, mentre Longo (all'esordio in serie A) va maneggiato con cura. Donadel e Iturbe, i due pezzi forti del mercato, attendono solo il proprio momento. Perchè il piatto è ancora da completare, impossibile però che già così manchi l'appetito.