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  • Hellasmania: l'attacco e i gol perduti

    Hellasmania: l'attacco e i gol perduti

    Al miglior attacco del campionato servirà rispondere per le rime, domenica. Con gli stessi spunti, una carico di cattiveria che non può essersi smarrita. Anche se i numeri vanno in controtendenza. Verona a ridosso delle grandi: tutto come prima, persino col dubbio che il potenziale aumenti appena verrà sciolto qualche rebus. E non si parla solo di Saviola, una cartuccia da sparare al momento giusto. L'attacco gialloblu è più spento del solito, nessun gol ad eccezione di quel rigore con cui Luca Toni ha mandato all'aria il Palermo.

    Ci sta che proprio Toni non riesca a inanellare un gol in fila all'altro come nello scorso campionato. Senza per questo farne un bomber in declino. Intendiamoci, per tutta l'estate abbiamo sentito – dall'esterno – il ritornello secondo cui Luca avrebbe subito una netta flessione. Magari fisiologica, se restiamo sulle cifre. A fare di quella precedente, una stagione irripetibile. Ma mettiamoci anche il gol annullatogli, ingiustamente, contro il Cagliari. Oppure, per restare sull'attacco e sempre sull'ultima partita, le due traverse dello stesso Toni e di Jankovic.

    Differenza che sta nei dettagli, mentre alcune volte sono i numeri ad inchiodare. Adesso c'è quindi il Milan, di quel Superpippo che proprio a Verona diventò tale. Prime vittime dell'Hellas, i rossoneri, dopo il ritorno in serie A dello scorso anno. Sotto i colpi di Toni, che ora vuole di nuovo imbracciare il fucile. E con un Bentegodi – da questa partita si aggiungono quasi quattromila posti – trasformato ancora di più in una fornace.

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