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  • Hellasmania: roba da lustrarsi gli occhi
Hellasmania: roba da lustrarsi gli occhi

Hellasmania: roba da lustrarsi gli occhi

Giù il cappello, davanti a un exploit che va sfondare le porte dei record. Il fortino del Bentegodi protegge un Verona baciato dalla grazia. Ma stavolta è autoritario nel vero senso della parola, avversari sbriciolati pensando all'ultima Sampdoria transitata davanti a Maietta e compagni. Totale presa di coscienza su come dietro a Toni ci sia una squadra che gioca a memoria. Ma non sarà il caso di far rivestire al bomber gialloblu la maglia della Nazionale per l'amichevole con la Germania? E' proprio in terra teutonica che Toni ha segnato il proprio apice un anno dopo il Mondiale vittorioso. Molto più che semplici sfumature, nel campionato cui si consegna tutto questo fatturato d'eccezione.

Vogliamo fare i conti in tasca all'Hellas? Bene, è già arrivato a metà strada, sempre che per la salvezza si debbano spendere i soliti quaranta punti. Guai a darlo per scontato, verrebbe da dire, anche se non è proprio il caso di chiamare in causa vecchi fantasmi del passato, quelli che arrivano una volta sola. Meglio godersi il Verona da capogiro e, perchè no, anche i quindici punti di vantaggio sul Chievo che per oltre un decennio ha simboleggiato il calcio d'élite da queste parti.

A proposito di Toni, la scorsa estate si sprecavano i paragoni con Paolo Rossi ed il suo approdo a Verona per svernare. Niente a che vedere, sono bastati un paio di mesi per rendersene conto. Anche perchè parlano i numeri: Toni ha già segnato quattro gol, lo stesso bottino raccimolato da Pablito a suo tempo. Da una comparsa alla certezza, salvifico come non mai il puntero che sta facendo sognare l'intero popolo gialloblu. La copertina è tutta sua.

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