Hellasmania: tanto rammarico, ma non bisogna abbassare la testa
Come detto il Sassuolo non era un avversario da sottovalutare facilmente, e i gialloblù sono stati subito attenti. Da lodare la partenza di questo Hellas, che ha saputo tenere i ritmi di gioco per quasi tutto il primo tempo. Bravi la coppia Albertazzi e Siligardi, che riescono ad arginare e ad annulare Vrsaljko e Berardi, mentre una nota di merito va anche a Ionita che ha saputo fare la spola tra centrocampo e attacco come meglio non si poteva fare. Il secondo tempo vede di nuovo una Hellas arrembante ma, come è successo troppe volte in questa stagione, è proprio in questi momenti che c'è il calo di concentrazione in difesa e si sono subiti i gol; da aggiungere poi quel pizzico di sfortuna che non è mai mancata, purtroppo, ecco che si prende la rete dell'uno a zero dopo un rimpallo che arriva proprio sui piedi di Pellegrini, il quale tira e, se oltre al danno deve esserci la beffa, ecco che lo sfortunato Moras, provando a deviare il tiro, lo fa spiazzando Gollini. Da qui in poi il calo psicologico e comprensibilmente il Sassuolo trova più sbocchi senza però infilare per la seconda volta il gol al Verona.
Si torna a casa con il solito grande rammarico, quello che ha caratterizzato un'intera
annata. Tutto quello che bisogna fare per queste ultime gare è tenere sempre e comunque la testa alta, non spaventarsi davanti all'avversario, che sia la Juventus o il Palermo, e mettere in campo per se stessi e per i tifosi più voglia possibile di portare alta
la bandiera di una città.