Toni a livelli esponenziali. Di nuovo goleador, trascinatore soprattutto. La doppia cifra è a un passo, ma c'è dell'altro: il primato negli assist, a renderlo uomo della provvidenza a tutto tondo. Ed è quasi superfluo rimarcare il fatto che quando Luca si è preso una pausa, il Verona ha accusato l'unica flessione del primo blocco di campionato. Non c'è quasi confronto con le sue ultime stagioni. Di questo passo, rischia di finire nel mirino il traguardo di sei anni fa, quello dell'esordio in Bundesliga: i gol furono 24. E ora il tormentone sulla sua presenza in Brasile è ripartito puntuale. Giugno lo vedrà protagonista in azzurro?

Nella graduatoria di rendimento, stilata due settimane fa in relazione a tutto il 2013, non lo abbiamo inserito tra i migliori e nemmeno nelle rivelazioni dell'anno appena trascorso. Perchè il riconoscimento, in senso stretto, appartiene a chi è un neofita del nostro campionato. Quell'animale da gol che è Toni non aveva bisogno che di una rispolverata all'istinto da killer. E con l'infortunio di Pepito Rossi, i cinque centri che mancano dal primato tra i marcatori non sono poi troppi. Intanto è il migliore tra gli italiani – qui torna il riferimento al prossimo Mondiale – insieme a Immobile e Cerci.

Così, dopo che sembrava abbonato ai gol casalinghi – quello di Bologna aveva rappresentato un'eccezione negli ultimi due anni – Toni si è preso carico dell'ultimo blitz. Con cui il Verona dovrebbe aver messo la pietra tombale sulla pratica salvezza. A occhio, il tentativo di arrivare in Europa sarà ben più di uno sfizio. Inesauribile proprio come Toni, il suo trascinatore, l'Hellas ha imparato a sognare.