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  • Hellasmania: un mercato in prestito

    Hellasmania: un mercato in prestito

    Anche questa sessione invernale di calciomercato è terminata ed andremo subito al punto per analizzarla. E' stato un mercato che tutto sommato non può essere definito negativo, in quanto si sono imbastite molte operazioni e nuovi giocatori sono comunque arrivati. Certo, non si poteva pensare a grandi botti dell'ultimo minuto perchè vista la situazione grave, non si può dire che in questo momento L'Hellas Verona sia una metà che fa gola a molti. 

    Iniziamo però dalle partenze, le quali hanno visto forse i colpi di scena più importanti. Rafael alla fine ha deciso di accasarsi al Cagliari fino alla fine di questa stagione: il portiere ex gialloblù è stato sicuramente uno dei simboli dell'ascesa del club dalla Lega pro alla serie A, ma nell'ultima stagione sembrava non avere più le stesse prestazioni di un tempo. Sala invece si sapeva già da un pò che doveva partire ed infatti così è stato, andando alla Sampdoria alla corte di Montella, mentre Ionita alla fine ha deciso di rimanere e sposare fino alla fine la causa. Ma la cessione più importante e forse più imprevista è stata quella di Hallfredsson: beniamino dei tifosi, leader silenzioso in campo e uno dei pochi giocatori più brillanti di questa buia stagione, ha ceduto alle lusinghe dell'Udinese e alla fine ha scelto di firmare per il club friulano. L'operazione è stata fulminea e ha colto tutti di sorpresa, soprattutto perchè oltre al non aver avuto una occasione per salutare i tifosi in partita, ora si apre un grande punto di domanda a centrocampo, visto che lui era uno dei pochi punti fermi di questa stagione.


    Capitolo entrare. Il mercato degli acquisti si può riassumere facilmente e semplicemente in un'unica parola: "prestito". Le trattative andate in porto infatti sono caratterizzate quasi tutte da contratti di prestito secchi o con diritto di riscatto. Emanuelson è stato il primo e con lui Rebic dalla Fiorentina, due innesti che hanno già dimostrato buone prestazioni. In seguito sono arrivati Gilberto sempre dalla Fiorentina, Samir dal Granada, Marcone dal Trapani e Marrone dal Juventus. 

    Un mercato come detto fatto di prestiti che fa pensare ad una strategia che si basa sull'immediato tentativo di dare una scossa alla squadra e di cercare una salvezza proprio in questa ultima cavalcata. Tutto sommato questo può essere condivisibile, ma il dubbio rimane: che sia A o che sia B, una volta arrivati a giugno e terminato questo campionato, la società riuscirà a costruire un'ossatura forte e sicura per questa squadra o si ritroverà con ingaggi pesanti e inutili da mantenere? Le perplessità sono più che lecite ma per adesso bisogna far parlare il campo e i giocatori, nessun escluso, devono dimostrare di voler lottare fino alla fine per una tifoseria che li ha supportati sempre e che si merita davvero tanto impegno.


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