Cinquanta partite ufficiali e 11 gol in meno di 9 mesi.
Hernanes l'infaticabile, l'eroe dei due mondi.
Dal San Paolo alla Lazio, passando per la Selecao del ct Mano Menezes, che l'ha richiamato in verdeoro dopo l'esclusione firmata Dunga.

Niente preparazione estiva per lui che veniva dalle semifinali di coppa Libertadores e da undici giornate del brasilerao. Reja l'ha subito gettato nella mischia. "Il profeta" ha giocato quasi il doppio delle partite rispetto ai suoi compagni della Lazio. Ha vinto molto sinora: ben 28 partite su 50. Al conto vanno aggiunti 8 pareggi e 14 sconfitte.

Ha realizzato 11 gol ed ha servito un infinità di assist. Comanda con la Lazio ed era al vertice in Sudamerica. Nel Paulista però il San Paolo si fermò alle semifinali eliminato dal Santos di Robinho nella doppia sfida di inizio aprile. Ma il tricolor si stava scatenando nel coppa Libertadores. Tra fine luglio e inizio agosto, proprio nei giorni in cui si stava concretizzando il suo passaggio alla Lazio, la doppia semifinale con l'Internacional di Porto Alegre. La rimonta solo sfiorata, un calcio sublime nell'ultima mezzora, alla ricerca del gol decisivo, non è bastato per la rimonta e la partita fini tra le lacrime per l'eliminazione nella sera del saluto al Morumbi.

Reja l'ha visto, l'ha spedito in campo, l'ha promosso. Ora aspetta la sua crescita.
Il segreto di Hernanes.
"Deve ancora abituarsi ai ritmi del calcio italiano e può migliorare tanto", ha spiegato negli spogliatoi dell'Olimpico dopo il successo con il Brescia. L'aveva sostituito a mezzora dalla fine per preservarlo, gli serviva la corsa di Bresciano e voleva dare respiro al centrocampo perchè Hernanes non gli sembrava in giornata. E se quando gioca male riesce ad inventare un assist come quello fabbricato per mandare in rete Mauri, allora la Lazio può dormire tranquilla.

Il suo impatto con la Lazio ha già sorpreso Reja e il suo lo staff tecnico. Appena arrivato il brasiliano è stato sottoposto ai test atletici. Con grande frequenza il preparatore Luigi Febbrari e Armando Vinci, inserito nello staff di Reja in estate per analizzare i dati del computer, monitorano le condizioni generali del gruppo biancoceleste.

Le risposte scientifiche in  mano allo staff laziale dicono che "il profeta" ha grandissima capacità di recupero. Assorbe in fretta la fatica. La stanchezza per un allenamento pesante o per una partita viene cancellata molto velocemente. Recupera quasi più di tutti i suoi compagni e questa dote gli ha permesso di ambientarsi senza contraccolpi nel campionato italiano.

Reja l'ha fatto giocare con continuità, anche per favorirlo dal punto di vista tattico. Hernanes ha giocato sempre e non è stato mai risparmiato, neppure in occasione delle tre partite in una settimana. Questa volta Menezes non l'ha convocato con il Brasile e per la Lazio è stata una fortuna, perchè ha avuto la possibilità di allenarsi bene e di non essere sottoposto allo stress di altri viaggi. Tornerà a San Paolo a fine anno per le vacanze di Natale. Una settimana di riposo per recuperare e tirare il fiato in vista di un 2011 che si annuncia altrettanto faticoso.