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  • Heysel, l'appello dei tifosi sconvolge la Juve: restituiamo quella Coppa dei Campioni

    Heysel, l'appello dei tifosi sconvolge la Juve: restituiamo quella Coppa dei Campioni

    Tifosi della Juventus, ma anche storici di professione: sono questo Aldo Agosti e Giovanni De Luna, che hanno presentato al Circolo della Stampa di Torino il libro “Juve, storia di una passione italiana”. Un volume svelato in anteprima dal quotidiano La Stampa, che ripercorre gli episodi più significativi dell'epopea bianconera, anche quelli più tragici, come quel maledetto 29 maggio 1985, data della famigerata finale di Coppa dei Campioni disputata contro il Liverpool all'Heysel di Bruxelles. La morte di 39 tifosi, 33 dei quali italiani, e il ferimento di 600 persone fecero passare in secondo piano l'evento sportivo e le celebrazioni della squadra in campo per quella vittoria furono oggetto di discussione e dibattito anche negli anni a venire.

    I calciatori dell'epoca hanno dichiarato a più riprese di essere stati sempre ignari delle proporzioni del dramma, ma una parte dei sostenitori della Juventus chiese fin da subito che quella coppa fosse restituita, in quanto macchiata dal sangue. Tra questi, Luigi Zoppi di Sesto Fiorentino scrisse personalmente un telegramma al presidente Gianni Agnelli pregandolo a riconsegnare il trofeo appena conquistato: “Quel gesto sarà la nostra coppa. Un trofeo unico e impareggiabile che nessuno ha mai vinto. Sarà il nostro fiore all'occhiello”.

    Ovviamente la richiesta rimase inevasa, perché il calcio era già diventato un fenomeno la cui portata imponeva il famoso detto “lo spettacolo deve andare avanti” e non era ipotizzabile un gesto così eclatante. Nonostante i corpi delle vittime fossero stati coperti proprio dalle bandiere e dagli striscioni della Juve, ormai il calcio era diventato qualcosa capace di metabolizzare le tragedie più grandi.

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