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  • Higuain, primo ko al San Paolo: serve un altro Milan per esaltarlo

    Higuain, primo ko al San Paolo: serve un altro Milan per esaltarlo

    • Daniele Longo
    Il principale nemico del San Paolo, l'avversario più temuto e subissato dai fischi ad ogni pallone toccato. Napoli non ha ancora dimenticato il tradimento di Higuain e i cinque gol nelle sette partite giocate da avversario non hanno fatto altro che aumentare il livello di acredine tra le parti. Alla fine a sorridere sono solo i tifosi azzurri, per l'argentino è stata una notte di grande sofferenza.
     
    TRA URLA E FISCHI- Era l'unico volto nuovo nel Milan disegnato da Gattuso. Gonzalo Higuain sta bene dal punto di vista fisico e mentale, un giocatore così può dare il cambio di marcia ai rossoneri. Richiami continui verso i compagni per alcuni lanci fuori misura, ricerca costante del pallone in ogni zona del campo. Il clima ostile del San Paolo, che spesso era stato una motivazione ulteriore in passato, questa sera non ha fatto altro che aumentare il nervosismo del Pipita. Albiol e Koulibaly lo hanno seguito quasi fino agli spogliatoi, una marcatura asfissiante che lo ha costretto a giocare troppo lontano dalla porta. 
     
    SERVE UN ALTRO MILAN - Nonostante alcune giocate ad alto coefficiente tecnico, la partita di Higuain recita una sola conclusione verso la porta di Ospina. Troppo poco per un attaccante abituato a numeri completamente opposti. La missione di Gattuso dovrà essere quella di studiare i giusti automatismi per far rendere al meglio il suo numero nove, servito poco e male dai compagni. Gonzalo va cercato con costanza, il messaggio deve arrivare sopratutto a Suso ancora troppo ostinato nel cercare l'azione personale. Dai gol dell'argentino passeranno le ambizioni del Milan in questa stagione. 

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