Accusatelo di tutto, ma non di mancanza di coerenza: Klaas-Jan Huntelaar ha detto chiaramente più volte di non avere intenzione di lasciare il Milan e non ha fatto eccezioni, dicono, neppure quando gli si è palesato l’allenatore dello Schalke 04 in persona, anzi via telefono. Felix Magath avrebbe chiamato il ragazzo, ma raccontano che lui, ancora una volta, abbia opposto un fermo no e neppure un sorriso o due parole di cortesia per mitigarlo. La versione di Huntelaar e del suo procuratore Arnold Osterveer è un po’ diversa, mala sostanza non cambia: «Non abbiamo parlato con nessuno, tantomeno con Magath, e il Milan non ci ha comunicato alcuna proposta». Ma Huntelaar è deciso, e ripete quello che tante volte ha detto: «Io me la gioco qui. Non ho ancora avuto una vera e propria chance da attaccante, perché nella stagione passata sono stato impiegato quasi sempre come ala. Io però mi alleno e aspetto: Allegri mi pare un allenatore molto capace e mi piace perché somiglia agli allenatori che ho avuto in Olanda. Lavora tanto, anche sul piano tattico. Mi trovo bene e non me ne vado». Tifosi Tanta non richiesta fedeltà ha finito per indispettire qualche tifoso, e nei giorni scorsi ai cancelli di Milanello qualcuno gli ha urlato: «Vattene al Marsiglia, vogliamo Ibra». «Io non ho sentito nulla», dice lui flemmatico. «So solo che voglio restare e dimostrare di essere abbastanza bravo per giocare in questo club». Un orgoglio che non stupisce chi lo ha conosciuto bene all’Ajax, quando lo chiamavano Il Cacciatore ed era noto per il carattere deciso. Adesso Huntelaar sembra un po’ perso, perché forse non si sente proprio la fiducia addosso. Ma ha la testa dura, e non molla.