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  • I figli di Galdiolo:| 'Aiutate nostro padre'

    I figli di Galdiolo:| 'Aiutate nostro padre'

    • Luca Cellini

    Conferenza stampa questa mattina presso la Blue Clinic di Bagno a Ripoli (Firenze), dei figli dell'ex difensore della Fiorentina Giancarlo Galdiolo, che alcuni giorni fa hanno comunicato la malattia del loro padre, protagonista in maglia viola insieme ad altri giocatori, anche loro colpiti negli anni scorsi da vari tipi di patologie. 'Magari mio padre avesse la SLA - ha esordito Alessandro Galdiolo, figlio maggiore dell'ex centrale difensivo della Fiorentina -. Con la SLA almeno potrebbe comunicare, mentre in realtà non lo può fare. Mio padre ha una demenza fronte temporale, ancora però ben da precisare in termini di definizione. Non so quanto ha da vivere ma vogliamo farglielo fare in maniera tranquilla. Questa malattia ha cambiato la vita della nostra famiglia. Mio padre era autonomo, oggi invece siamo insieme ai miei fratelli e a mio madre, per controllarlo 24 ore su 24, anche quando dorme. Non abbiamo il tempo materiale neanche per fare la spesa'.

    'La situazione è precipitata dai primi di agosto, con una degenerazione vistosa che lo ha reso più irrequieto. Vogliamo capire bene qual è la malattia e le conseguenze che questa comporta. Fa fatica a fare tutto e a rapportarsi con chiunque, con lo strazio di mia madre e nostro. Deve mangiare dalle tre alle quattro volte al giorno, della roba iperproteica che in realtà non lo aiuta, visto che è calato di peso. Prima non aveva neanche un filo di grasso, oggi è pelle ed ossa, non riuscendo a prendere un etto. La forza fisica comunque gli rimane, gli manca la lucidità mentale; il resto della giornata è solo riposo. Non parla più da quattro-cinque mesi. Molto spesso batte il pugno sul tavolo per farsi capire, proviamo a farlo scrivere ma non riesce più a fare neanche quello. Ha momenti di lucidità, ad esempio quando gioca a carte e ride, o quando gioca al computer, ma per il resto difficilmente riesce a capire la realtà che lo circonda'.

    'Abbiamo girato diversi luoghi, Milano, Firenze, Treviso, Bologna, ma non è stato utile per fare chiarezza. Nessuno riesce a datare il giorno in cui si è ammalato - ha aggiunto il maggiore dei figli di Galdiolo fra le lacrime -. Gli atteggiamenti da inizio anno sono cambiati, con piccole cose, come quando giocava a carte con gli amici o quando faceva continui prelievi bancomat. Sulle cause che hanno portato alla malattia ancora non sappiamo niente. Abbiamo spesso chiesto a nostro padre se aveva preso qualcosa durante il suo periodo da calciatore e lui ha sempre detto di non aver mai preso niente. L'ultima cosa che ci passa per la testa è fare una richiesta, come quella fatta dalla signora Beatrice, per capire le cause che hanno portato alla malattia di mio padre'.

    'Addirittura quando io giocavo in prima categoria mi invitava a non fare neanche un vix vaporub. Non sospettiamo niente sul suo passato da calciatore, tutte le ipotesi di questo genere le abbiamo lette su internet. Non è dimostrabile niente, e anche azzardare qualsiasi ipotesi è inutile. Facciamo un appello, come figli di Galdiolo, per muovere la ricerca sulle cause che hanno portato alla malattia di nostro padre. Cerchiamo di fare da medici noi per nostro padre, perché anche i medici sono spaventati dal prescrivere una cura, non sapendo con certezza la malattia che ha colpito nostro padre. Non vogliamo portare nostro padre in una casa di riposo. A livello di cure mediche ci è stato negato persino il sostegno di un obiettore di coscienza che stia al fianco di nostro padre. La prima richiesta che ci farebbe comodo è una persona, forte fisicamente, che ci dia una mano al fianco di nostra madre. Siamo entrati in contatto con Chantal Borgonovo, una signora che ti dà una grande forza.

    Nessuna dell'attuale società viola si è fatto sentire, se non l'associazione Ex viola, composta da suoi ex compagni di squadra ai tempi della Fiorentina’. Alla conferenza stampa questa mattina presso la Blue Clinic hanno partecipato tantissimi rappresentanti del gruppo Ex viola che da anni si occupa del sostegno ai giocatori che in passato hanno vestito la maglia della Fiorentina e che hanno problemi fisici e finanziari: fra gli altri Giancarlo Antognoni, Moreno Roggi, Giovanni Galli, Roberto Galbiati ed il figlio dell’ex tecnico viola, Ferruccio Valcareggi, Furio.

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