Calciomercato.com

  • I tifosi laziali denunciano: 'Ingannati dalla polizia polacca, dovevano scortarci e ci hanno trattati come criminali'

    I tifosi laziali denunciano: 'Ingannati dalla polizia polacca, dovevano scortarci e ci hanno trattati come criminali'

    Dalla pagina Facebook dei tifosi laziali (CurvaNord12), registriamo queste testimonianze sui fatti di Varsavia raccolte al ritorno in Italia dei primi tifosi biancocelesti che sono riusciti a lasciare la Polonia

     Si sono sentiti in trappola, sono stati rastrellati: «La polizia polacca ci ha ingannato. Eravamo all’Hard Rock Cafè, speravamo di essere scortati allo stadio. I poliziotti ci hanno fatto strada, ma all’improvviso ci hanno portato in una via chiusa. Ci hanno bloccato senza motivo per due ore, le camionette ci sono venute incontro e hanno chiuso gli accessi. Ci hanno perquisiti uno per uno. Non avevamo fatto nulla!».

    Accerchiati, bloccati senza motivo, spinti in trappola. Molti dei 150 tifosi laziali tenuti in “ostaggio” dalla polizia polacca sino alle 19 di giovedì sono rientrati ieri a Roma. Erano a bordo dell’aereo partito alle 14 dall’aeroporto “Chopin” di Varsavia.

    Hanno raccontato l’odissea vissuta in Polonia: «Alcuni nostri amici sono nei commissariati, gli hanno sequestrato i telefoni, i genitori chiamano noi. Le perquisizioni sono iniziate alle 17, si sono concluse alle 19. E quando siamo arrivati allo stadio ci hanno perquisito altre due volte, ci hanno fatto il test dell’alcol. Avevano le telecamere, facevano le foto segnaletiche.

    Con noi c’erano padri e figli, donne e anziani. Siamo arrivati allo stadio a fine primo tempo, dopo aver percorso 5 chilometri a piedi. Non ci hanno messo a disposizione neppure i pullman, volevano farci chiamare i taxi. Abbiamo protestato, parlavano in inglese, abbiamo mantenuto la calma. I poliziotti aspettavano solo la scintilla…».

    I tifosi laziali innocenti gridano vergogna: «Sugli spalti, nonostante i 750 biglietti venduti, eravamo solo in 400. E’ stata una vera vergogna, siamo rimasti dentro lo stadio sino alle 23.45, ci hanno fatto andare via a gruppi di quattro con alcuni taxi, arrivavano lentamente, pioveva».

    Altre Notizie