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  • Ibra, il marcatore più vecchio in Serie A: 'Milan senza esperienza da campione d'Italia, Leao infelice'

    Ibra, il marcatore più vecchio in Serie A: 'Milan senza esperienza da campione d'Italia, Leao infelice'

    • MA
    Una nuova pagina è stata scritta. Superando il limite, ancora una volta. Contro l’Udinese, Zlatan Ibrahimovic è diventato il marcatore più "vecchio" della storia della Serie A. Il gol è arrivato su rigore, contro l’Udinese. Come successe ad Alessandro Costacurta.

    IMMORTALE - Sliding doors manifesto di una personalità. A fine primo tempo, Doveri fischia un penalty per i rossoneri (fallo di mano in area di Bijol). Ibra si appropria del pallone, lo posiziona. Lo fissa e poi guarda Silvestri. Il portiere bianconero lo disturba, si muove sulla linea di porta e para. Qualche secondo di gioco, poi l’arbitro ferma tutto. Il rigore è da ripetere per l’ingresso in area di Beto, al momento della conclusione. Sospiro di sollievo per il totem rossonero (e proteste furiose dell'Udinese, con espulsione del tecnico Sottil), che poggia il pallone sul dischetto e si prepara alla ribattuta. Al secondo tentativo, è rete. A 41 anni e 166 giorni, lo svedese batte il record di Alessandro Costacurta, che nel 2007 segnò (proprio contro i friulani e proprio dagli undici metri) il gol più vecchio del campionato di Serie A (a 41 anni e 25 giorni). Ancora una volta, Ibra ha spostato l’asticella un po’ più in là. 

    LE PAROLE - Lo stesso Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato dopo la sconfitta per 3-1: "Avrei fatto volentieri a meno di questo nuovo record... Scherzi a parte, sono orgoglioso di essere entrato nella storia del Milan. La nostra squadra non ha l'esperienza per giocare sotto la pressione da campioni d'Italia, per questo abbiamo degli alti e bassi e non riusciamo a esprimerci sempre al massimo. Quest'anno tutti vogliono giocare la partita della vita contro di noi. Non è una scusa, ma una spiegazione. Non sono arrabbiato per l'esclusione dalla lista Champions, quando Pioli ha deciso io non ero pronto. Cercherò di preparare i miei compagni al meglio in allenamento. Se sto bene, voglio continuare a giocare. Qui mi trovo bene, poi dipende dalle scelte del Milan. Io sono disponibile e non ho fretta. Leao? Non mi sembra felice, ma stiamo facendo di tutto per aiutarlo. Deve tornare a fare la differenza". 
     

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