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  • Ibrahimovic e quel ritorno sfumato, quanto manca a questo Milan

    Ibrahimovic e quel ritorno sfumato, quanto manca a questo Milan

    • Federico Zanon
    471 gol in 784 partite con squadre di club, 62 reti in 116 match con la Svezia sono i numeri della carriera di Ibrahimovic, 38 sono le candeline che Zlatan oggi spegne. Un compleanno al sole di Los Angeles, dove sta preparando i playoff Mls con i Galaxy, che poteva essere festeggiato a diecimila chilometri di distanza, a Milano, dove il sole, in questi giorni, è altrettanto caldo, dove sarebbe potuto essere un re. Ancora un volta, come successo dal 2010 al 2012. Nessuna suggestione, tutto vero. Mai come quest'estate Ibrahimovic è stato sul punto di tornare nella squadra che ammirava da bambino, ma ancora una volta le parti non sono arrivate a un accordo.

    NO DI GAZIDIS - Ibrahimovic al Milan è stata un'idea di Leonardo, nata in primavera, portata avanti da Maldini quando il brasiliano, a fine maggio, ha salutato per tornare a Parigi. Con Raiola c'è stato più di un incontro, Zlatan ha ascoltato, ha detto la sua, ma poi ha deciso di restare negli Usa. Alla base della scelta non solo ragioni economiche: Ibra, infatti, non aveva la fiducia di Gazidis, restio a spendere parte del budget per un giocatore ultratrentenne.

    QUANTO MANCA - Ibra ha scelto di continuare con i Galaxy, con i quali vuole vincere un titolo che manca dal 2014 (2-1 ai Revolutions), il Milan ha scelto di puntare su Piatek e Leao, senza però ottenere i risultati sperati. L'impressione è che uno come Zlatan manchi alla rosa di Giampoalo: nessuno ha il suo carisma, la sua leadership, nessuno è in grado di fare la differenza sottoporta. Insomma, avrebbe fatto comodo al Milan, anche a 38 anni.

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