Che Zlatan Ibrahimovic non sia esattamente il compagno più accomodante è chiaro a tutti i giocatori del pianeta. A sentire i racconti di chi lo conosce bene, la stima professionale per lo svedese è pari all’antipatia umana generata da alcuni suoi comportamenti —diciamo così —un po’ sopra le righe. Alla Juventus ricordano ancora l’occhio nero di Jonathan Zebina. Al Milan, invece, raccontano tuttora con grande sconcerto il match di arti marziali tra Zlatan e Onyewu, che piccolo non era e nemmeno disponibile a porgere l’altra guancia nonostante fosse molto religioso. Insomma, con Ibra nello spogliatoio di sicuro non ci si annoia e sembra essersene accorto rapidamente anche il brasiliano Lucas, nuovo acquisto del Paris St.Germain. «Ibra è arrogante, insulta e vuole sempre la palla», ha detto l’ex centrocampista offensivo del San Paolo. Che poi ha ribadito il concetto: «Zlatan è un grande giocatore. A volte è arrogante, si lamenta e chiede spesso il pallone. È un calciatore complicato, insulta molto. Una cosa però è certa: a prescindere dalla lingua, gli altri capiscono bene». Ben diverso il giudizio di Lucas su David Beckham: «È una persona meravigliosa e un’icona del calcio».

Il solito Ibra Forse spaventato dalla possibile reazione di Ibra, il brasiliano ha provato a ritrattare: «Sono stato frainteso. Ho detto che in campo spesso Ibra urla, si lamenta, impreca; cose di gioco normali. È il suo modo di essere, ma è un grande giocatore ed è molto importante per la squadra. Mi tratta molto bene, scherza con me, parliamo e andiamo molto d’accordo». In realtà Lucas con le sue per nulla sconvolgenti dichiarazioni ha trasmesso il concetto che nonostante gli anni passino Ibrahimovic resta sempre lo stesso. Cosa che ha risvolti positivi sia per il club attuale (Ancelotti è vicino al titolo grazie ai gol di Zlatan) sia per quelli che magari ambiscono all’acquisto dello svedese.

Juve alla finestra Tra questi pare ci sia anche la Juventus, nonostante l’ad Beppe Marotta abbia definito impossibile l’affare per questioni economiche. Di sicuro con l’arrivo di Lucas nello spogliatoio del Psg si comincia a stare strettini e Ibra potrebbe davvero cercare di tornare in Italia dove si è sempre trovato molto bene. Zlatan si sposta solo per vincere e il progetto che più gli piace è quello della Juve. Nella prossima stagione il Milan sarà competitivo dall’inizio, ma lì Ibra non può più andare e l’idea di battere la squadra che l’ha venduto (primo trasferimento che lo svedese ha dovuto subire controvoglia) sarebbe una motivazione supplementare.