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  • Ibrahimovic, tutti gli affari immobiliari che lo hanno riportato a Milano. Nella moda e nel web invece sono guai...

    Ibrahimovic, tutti gli affari immobiliari che lo hanno riportato a Milano. Nella moda e nel web invece sono guai...

    Un accurato articolo del Corriere della Sera analizza tutti gli affari mobiliari di Zlatan Ibrahimovic, il campione svedese che torna al Milan

    L’attaccante ha una casa di 390 metri con terrazza a due passi da Via Monte Napoleone. E ne ha acquistata un’altra in Brera. Ma ha proprietà anche a New York e in Svezia e una holding milanese che investe nel fondo americano Carlyle di Ferruccio Pinotti.

    Dietro al ritorno a Milano, c’è dunque anche la voglia di Ibra, scrive il Corriere, di tornare in uno dei centri chiave dei suoi business. Il campione svedese ha case in tante parti del mondo, tra cui New York e Stoccolma, ma è a Milano che ha effettuato vantaggiosi investimenti. Nei mesi scorsi la casa in zona Monte Napoleone era stata posta in vendita e si era parlato di una richiesta di 5 milioni di euro: "Ci sono state due proposte, la cifra offerta era vicina a quella richiesta, ma non ancora sufficiente. Ora la casa è in standby, anche in ragione del ritorno a Milano", spiega l'agenzia immobiliare.

    La 'Immobiliare Ibra' comunque non limita i suoi interessi a Milano: come segnala Sportweek, il settimanale de La Gazzetta dello Sport, "Zlatan possiede tante case in giro per il mondo, persino interi palazzi, come investimento. Anche a Milano e New York. A Stoccolma nel 2013 ha comprato una vecchia chiesa in centro, zona Östermalm, per 11 milioni di euro; senza badare a spese l’ha trasformata in una casa spettacolare. Al piano superiore si è fatto un piccolo cinema e sul tetto un’enorme terrazza. Anche ad Åre, in montagna, ha un bellissimo cottage dove trascorre le feste di fine anno". 

    Sono meno floridi, invece, gli investimenti di Ibrahimovic nel settore della moda: la sua linea «A-Z» è fallita nel 2018 con una perdita di circa 20 milioni di euro. E anche gli investimenti nel web sono stati pessimi: nel 2016, infatti, come riporta ancora il Corriere della Sera, l’attaccante svedese era stato costretto a veder fallire una sua idea, l’app “Zlatan Unplugged”. L’applicazione, dopo aver accumulato debiti, era stata chiusa. 

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