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  • Igor Protti: 'Fiorentina, cammino complicato in Europa'

    Igor Protti: 'Fiorentina, cammino complicato in Europa'

    • L.C.

    Il girone d’andata è andato in archivio, con la Fiorentina in piena corsa per tutti gli obiettivi prefissati ad inizio stagione: un posto fra le prime tre in campionato e la possibilità di dare l’assalto ad Europa League e Coppa Italia.
    Il settimanale il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Igor Protti, che soprattutto a Livorno ha fatto la storia nove stagioni complessive, condite da più di cento gol e da battaglie condotte da capitano. Dalla Serie C1 alla Serie A, il suo nome è legato a doppio filo alla maglia amaranto. 
    Cominciamo da un primo bilancio stagionale. Come giudica questa Fiorentina?

    «Sta facendo un ottimo campionato legato ad un buonissimo gioco. Sono due cose fondamentali, a volte si può arrivare in ottima posizione di classifica per casualità o per disgrazie altrui, invece la Fiorentina sta facendo buonissime cose e sta confermando quello che aveva iniziato lo scorso anno. I dirigenti hanno fatto scelte giuste in estate, adesso ne stanno raccogliendo i frutti».
    Gli obiettivi sono dichiarati: terzo posto in campionato e fare più strada possibile nelle coppe.
     «Il cammino in Europa League si è un po’ complicato dopo il sorteggio, perché i viola potrebbero anche trovare la Juventus. Dopo la finale di Coppa Uefa dell’89/90 il destino sembra aver riservato qualcosa di simile. E’ un peccato perdere una delle due squadre, perché entrambe hanno le potenzialità per arrivare fino in fondo. Per quanto riguarda il terzo posto non ho dubbi, la Fiorentina se la giocherà fino alla fine. C’è da dire che tra arrivare terzi o quarti a volte ci può essere di mezzo una virgola, la Fiorentina lo sa bene perché lo scorso anno fino a cinque minuti dalla fine del campionato era in Champions ed alla fine si è ritrovata in Europa League».
    Il mercato di riparazione è ormai dietro l’angolo. La Fiorentina secondo lei in quale reparto dovrebbe migliorarsi?
    «Su questo argomento non mi permetto di intromettermi, per il semplice fatto che la società ha dimostrato di saper fare molto bene il proprio lavoro. L’allenatore sa perfettamente se c’è qualcosa di migliorabile”.


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