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  • Il 2021 parte con chiusure e zone arancio/rosse fino a marzo. Il vaccino vince 12 milioni a 0, ma l'Italia va a rilento

    Il 2021 parte con chiusure e zone arancio/rosse fino a marzo. Il vaccino vince 12 milioni a 0, ma l'Italia va a rilento

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo

    Botti per un vaffa al 2020. Mai il 2021 è anno fratello di quello passato.
    Molti, tanti botti alla mezzanotte del 31 dicembre, forse più che 12 mesi prima. Botti con dentro un sentimento, botti sparati  come vaffa di cuore. Times Square e Copacabana vuote mentre il 2020 faceva il pieno di vaffa. Ma il 2021 già è sarà l'anno fratello del 2020. Se va proprio bene, il fratello minore. Cioé? Cioè il tipo di vita sociale mutilata del 2021 sarà lo stesso, con alti e bassi, del 2020. Si comincia con chiusure che continuano e la scuola che forse non riapre. Zone Rosse e Arancioni almeno fino a marzo.


    Gli infettati di Natale, il doppio di prima. Ed era Zona Rossa.
    Da 8/9 positivi su cento tamponi a circa 15 su 100 nell'arco di una decina di giorni. Contagio a velocità quasi raddoppiata. Contagiati quando se diagnosi tra il 31 dicembre e i primi tre giorni di Gennaio? Contagiati 7/10 giorni prima della diagnosi, cioè Natale e dintorni. Come mai? Indovina un po'...Quante mini eccezioni ci siamo concessi alla prudenza di non stare a pranzo/cena se non con coloro con cui più o meno conviviamo? Poi, tra una settimana circa, arriverà il conto di capodanno. Più salato. Messina, Garda, Prato...ovunque cronache di un bel po' di gravi eccezioni al non fare la festa dell'ultimo dell'anno. E, sotto le cronache, le decine, centinaia di migliaia di private festicciole "innocue". E anche quando è tutt'altro che festa: a Caserta in fin di vita convoca tutti i parenti, veglia e funerale, totale 76 positivi. Questo virus ha un potente e apparentemente invincibile alleato: noi.

    Mattarella: vaccinarsi è un dovere.
    Dovere, parola straniera, parola di una lingua che sembra morta. Parola disprezzata, identificata con debolezza. Ad alcuni la parola dovere appare così stramba che per costoro assolvere a un dovere significa subire una dittatura.

    Vaccinarsi...una parola. Ci sarà da aspettare.
    Italia vaccina lento, sotto il venti per cento delle dosi già disponibili. Più lenta di quasi tutte la Lombardia, tanto che la Lega scarica il già mitico assessore Gallera. C'è da stupirsi di chi si stupisce della nostra lentezza, nessuna sorpresa, siamo l'Italia. Per vaccinare la quota di popolazione prevista entro l'anno, occorrono 225 mila vaccinazioni al giorno. Ci sarà da aspettare e aspettare e aspettare. Forse la difficoltà ad averlo renderà in qualche modo il vaccino più appetibile e ricercato.

    Dodici milioni a zero.
    Vaccinati sul pianeta ad ora circa 12,3 milioni (Italia circa 118 mila) . Morti stecchiti e fulminati, più quelli in fin di vita, più quelli in preda a convulsioni, più quelli a letto divorati alle febbri, più quelli in cura per effetti collaterali...la somma fa al momento zero. Tutti vivi e vispi. Per chi dice di voler vedere come va, il punteggio al momento è 12 milioni a zero. Così va.

    Cani fulminati dalla neve.
    Mai sentita, eppure è successa 5 o 6 volte in 24/48 ore. E' la storia di neve che si scioglie nei pozzetti e nei tombini in strada. Diventa acqua, acqua in cui c'è dispersione elettrica, il cane mette la zampa e muore fulminato. C'è chi minaccia di far causa. Il quesito è: di preciso, far causa a chi?

    Aborto non più reato in Argentina.

    L'aborto, meglio l'interruzione volontaria di gravidanza, da qualche giorno non è più fuori legge in Argentina. Solo da qualche giorno, mezzo secolo dopo l'Italia. E in tutto il Sud America e in gran parte del Centro America solo in Uruguay e nella sola Città del Messico (non in tutto il Messico) abortire non è reato. Ora anche in Argentina non più processo, condanna e pena per la donna che sceglie se essere madre o no. Nel resto del continente l'aborto è peccato cattolico e quindi reato penale.
     


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