Il Cagliari non molla Nainggolan: cifre e dettagli della nuova offerta all'Inter

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Da un paio d'anni non c'è sessione di mercato in cui non si parli di Radja Nainggolan e del Cagliari. Lo scorso gennaio, dopo un lungo tira e molla, il presidente Giulini riuscì a convincere l'Inter a cedere in prestito il centrocampista. Ora il belga farà formalmente ritorno in nerazzurro, ma sa già che il suo futuro lo porterà nuovamente lontano dalla Pinetina. A un anno dalla scadenza del contratto verrà trovata una soluzione definitiva, con ancora i sardi in prima fila.NUOVA OFFERTA - Nonostante una stagione deludente dal punto di vista del rendimento, con la salvezza conquistata soltanto alla penultima giornata, il club sardo vuole continuare a investire e crescere e vede l'anima e la grinta di Radja ancora al centro del suo progetto. Nei giorni scorsi ci sono stati i primi contatti con l'Inter e un'offerta da tre milioni di euro per acquistare il belga.
CIFRE E DETTAGLI - Una proposta rifiutata dal club della famiglia Zhang, per cui presto arriverà però il rilancio. Il Cagliari sta pensando a un'offerta più ampia, così strutturata: due milioni cash, due milioni come rinuncia ai bonus maturati da Barella con la conquista dello scudetto da parte della squadra di Conte e un'opzione, valutata in 250 mila euro, per acquistare nei prossimi 18 mesi il centrocampista classe 2000 Riccardo Ladinetti a una cifra fissata a 2,5 milioni. Dettagli e formule su cui i due club lavoreranno, alla ricerca di un'intesa che chiuda, una volta per tutte, la telenovela Nainggolan.
@sportivi si nasce
Io non prendo per scemo nessuno.
Quando tu acquisti un giocatore devi mettere in conto tanti fattori, e tutti questi fattori portano li, ossia non fare il passo più lungo della gamba.
È abbastanza normale che un giocatore che passa da una squadra economicamente importante, a una che non si può permettere certi budget si porta dietro uno stipendio importante, mentre uno che fa il viaggio inverso non ha questo piccolo 'problema'
Dunque questo 'problema' non grava sulle spalle di chi non ha il cartellino, ed è ovvio invece il contrario.
Ognuno guarda alle proprie finanze, è sempre stato così e così rimarrà.
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