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  • Calciomercato: in Brasile chiude il 20 luglio; le proteste dei club

    Calciomercato: in Brasile chiude il 20 luglio; le proteste dei club

    • Dal Brasile - Andrea Chiavacci

    In questo periodo si levano sempre più unanimi le voci di protesta dei direttori sportivi delle più importanti squadre brasiliane. Il motivo? La finestra per i trasferimenti dall'estero per il Brasile, chiude 40 giorni prima di quella europea. In pratica, se una squadra brasiliana vende il 15 luglio un suo giocatore all'estero, avrà solo 5 giorni per reinvestire i soldi per un giocatore che milita in una squadra europea. Perché in Brasile, per l'entrata di giocatori dall'estero, la finestra si chiude il 20 luglio. 

    Ecco quindi che il Santos, per esempio, dopo aver venduto Neymar, ha adesso solo 10 dieci giorni per poter concludere l'affare Robinho con il Milan, e la fretta non aiuta a diminuire i prezzi, anzi…

    Chi ne ha parlato con noi recentemente é il DS dell'Internacional di Porto Alegre, che a proposito dell'interesse del Napoli per Leandro Damião, ha detto che vendere in questo momento é difficile, perché non avremmo il tempo necessario per poter sostituire il giocatore con alcuni nostri obiettivi importanti che militano in Europa.

    L'origine del problema é il calendario australe del campionato brasiliano che comincia a maggio e termina e novembre. Secondo i responsabili della federazione nazionale é impensabile tenere aperta una finestra di trasferimenti dall'estero per due mesi, proprio in mezzo al campionato; questo sconvolgerebbe l'equilibrio della competizione, favorendo alcune squadre che dispongono di più mezzi, e che in caso di necessità, a seconda dei risultati e della posizione in classifica, potrebbero far arrivare giocatori dall'Europa fino al 30 agosto.

    D'altra parte le squadre protestano, perché i giocatori più importanti e che militano in Brasile, finiscono per avere "la testa all'Europa" durante 2 mesi, con i suoi procuratori che molte volte spingono i loro assistiti a forzare la mano per lasciare il club di appartenenza.

    La soluzione? Alcuni propongono un calendario speculare a quello Europeo, ma questo tipo di cambiamento dovrebbe fare i conti con le vacanze di gennaio e quelle "sacre" del carnevale a febbraio. 

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