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  • Il Candreva dell'Inter è meglio di quello dell'Italia, Ventura lo ha sacrificato

    Il Candreva dell'Inter è meglio di quello dell'Italia, Ventura lo ha sacrificato

    • Emanuele Tramacere
    L'Inter e la Nazionale due realtà completamente differenti per Antonio Candreva legato incredibilmente ai risultati rispetto alla mole di gioco prodotta. Sì perchè in questi primi mesi della stagione 2017/18 il ruolo che ha avuto l'esterno classe '87 sia con Giampiero Ventura che alla corte di Luciano Spalletti non è riuscito a farlo emergere. Candreva è rimasto spesso legato a quella statistica cross tentatati/cross riusciti che spesso rimane fine a sè stessa, ma che permette ai critici più accaniti un appiglio sicuro a cui agganciarsi.

    ALL'INTER MEGLIO CHE IN NAZIONALE - C'è però una differenza sostanziale nel rendimento di Antonio Candreva e risiede principalmente nel modo in cui è stato impiegato (in particolar modo nel doppio confronto con la Svezia) e le porzioni di campo che è stato chiamato a ricoprire. Nei playoff con il 3-5-2 Candreva ha dovuto sacrificarsi a tutta fascia, rilanciandosi sì in attacco, ma senza avere la possibilità di attaccare in velocità la profondità. Si è così trovato spesso ad affrontare Augustinsson e Lustig nell'1 contro 1 a giocatori schierati, non la sua caratteristica migliore.
     
    Il gioco impostato da Luciano Spalletti è forse più dispendioso, ma consente a Candreva di avere molto spazio davanti a sè (lo dimostra ad esempio l'assist per Icardi contro il Milan nel derby) e, soprattutto, di avere il costante supporto in sovrapposizione del terzino basso (finora sempre Danilo D'Ambrosio) che da un lato porta via il marcatore lasciando una finestra temporale per tentare il cross e dall'altro gli fornisce l'opportunità di triangolazioni nello stretto.
    ORA DEVE ESSERE DECISIVO - Le due heatmap a confronto evidenziano come Ventura abbia sacrificato e non poco l'esterno nerazzurro che, ora, con l'Inter dovrà provare a prendersi la sua rivincita. Finora è stato importante per i nerazzurri con 4 assist in 12 presenze, di cui 2 in gare fondamentali come quelle contro Milan e Roma. Oltre al dato dei cross riusciti (in cui incidono molto anche i movimenti dei compagni) Candreva deve però essere più incisivo in zona gol. E' proprio questo il dato che più sta penalizzando l'esterno romano: la casella dei gol in campionato è ancora ferma a zero complici i "soli" 12 tiri tentati. Se Candreva ritroverà il feeling con la porta avversaria la rivincita sui critici (e su Ventura) sarà completa.

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