A quanto pare, ci siamo. Il Calcio Como, per la prima volta dai tempi di Mario Beretta, torna in mani comasche. Non di un comasco solo, ma di un gruppo. Cioè la società S3C, composta da 15 aziende pronta a prendersi cura della squadra azzurra con un «piano quinquennale», come annunciato ieri. In serata il Calcio Como ha emanato un comunicato stampa «Oggi, lunedì 13 febbraio 2012, presso lo studio notarile Nessi di Como, l'assemblea dei soci del Calcio Como ha deliberato l'ingresso della società S3C nel capitale sociale del Calcio Como con il 99%. Contenti per il risultato raggiunto il presidente del Calcio Como, Amilcare Rivetti, e il presidente della S3C, Guido Gieri». 

Diciamo che l'annuncio ha un po' anticipato i tempi, rispetto a quanto accaduto ieri: nello studio del notaio Nessi, Rivetti ha ripianato le perdite per 500.000 euro, lasciando ai soci  di minoranza i 30 giorni eventuali per ottemperare a tale bisogna, e vantando un credito di 140.00 euro su Di Bari e poche migliaia di euro su Binda e Corti. Formalmente ieri è accaduto solo questo. Ma Di Bari non ricapitalizzerà, per gli altri due si tratta di (pur dignitosi) bruscolini, dunque sì: Rivetti si appresta a diventare padrone assoluto, prima di mettersi al tavolo con la S3C e ridisegnare la società. Ma il peso specifico del nuovo gruppo è dato da altri due fatti importanti, accaduti ieri: la S3C ha staccato un assegno da 250.000 euro per il pagamento degli stipendi del trimestre che scade oggi e si è impegnata a una ricapitalizzazione di 1 milione di euro entro il giugno 2013, termine questo per la verità un po' lontano rispetto ai canoni. Ma comunque, il dado è tratto.