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  • Il decreto Salvini rivoluziona la giustizia sportiva. Giorgetti: 'Decide subito il Tar'

    Il decreto Salvini rivoluziona la giustizia sportiva. Giorgetti: 'Decide subito il Tar'

    Il Governo rivoluziona la giustizia sportiva. Nel decreto Salvini è stato inserito l'articolo 41, che introduce l'obbligo di bilanci certificati da revisori che risponderanno alla Consob, ma anche una procedura abbreviata per portare direttamente al Tar del Lazio i tanti ricorsi pendenti sui ripescaggi in Serie B. 

    Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Il calcio deve cambiare, deve essere d'esempio al mondo che sta fuori. Al tempo stesso, le società e i tifosi hanno bisogno di giustizia e certezze, ecco perché siamo intervenuti con un decreto d’urgenza per uscire da una situazione grottesca". 

    "Quanto dovranno aspettare le società per avere una risposta definitiva sui ripescaggi? Una volta pubblicato il decreto sulla Gazzetta Ufficiale, in una settimana il Tar del Lazio si pronuncerebbe, unificando tutti i procedimenti. Certo, saremmo tutti contenti se la Figc, anche in autotutela, risolvesse le cose prima... Ma la situazione attuale richiedeva un intervento d'urgenza. Anche ieri il Tfn ha rinviato ogni decisione in merito al ricorso promosso dal Catania, non si può andare avanti così: ci sono club che non sono né in B né in C, è un caso di giustizia negata. Le società devono avere una risposta, positiva o negativa, in termini utili per procedere a scelte strategiche come la composizione delle rose. Noi non vogliamo entrare nel merito della formazione dei campionati, ma il governo deve assicurare giustizia a tutti. Cosa che l'ordinamento sportivo non è tuttora in grado di fare. Ci rendiamo conto che si tratta di una norma forte, ma fa riferimento agli aspetti patrimoniali e alle procedure di iscrizione ai campionati. Nulla che riguardi, ad esempio, procedimenti su squalifiche di atleti. Le iscrizioni e i ripescaggi incidono pesantemente sull'aspetto economico dei club che sono società di capitali. Per questo abbiamo deciso di trasferire la competenza al Tar del Lazio, con una procedura accelerata che scavalca i tre gradi di giudizio della giustizia sportiva rispetto all'ammissione ai campionati. I casi pendenti? Invece di passare per primo grado, appello e collegio di garanzia del Coni, si va direttamente al Tar con rito abbreviato. Piaccia o no, è l'unico modo per assicurare una decisione in tempi certi come si conviene a un Paese civile. Siamo gli unici con un campionato zoppo, a 19 squadre, roba da tornei estivi. Ripescate o no, le squadre avranno delle risposte. Situazione inaudita e grottesca, con il clamoroso caso dell'Entella che ha giocato in Lega Pro ma che ha diritto di giocare in Serie B". 

    "Abbiamo avuto diversi incontri con il presidente del Coni, Malagò. Ha promesso che promuoverà in pochi giorni una profonda revisione del sistema della giustizia sportiva, che garantisca tempi più celeri nel rispetto dell'autonomia, autonomia che tavolta è sembrata venire un po' meno. Questo sistema ha dimostrato di non funzionare. Anche il Coni ha preso atto della situazione: è una riforma che valutiamo positivamente. Le società devono funzionare in modo ordinato, nel calcio e nello sport non possono esserci improvvisazione o comportamenti fraudolenti. E’ un mondo che deve dare un esempio all'esterno. I bilanci? D'ora in poi la certificazione non sarà affidata a un qualsiasi revisore, ma ad una società sotto vigilanza della Consob e che andrà cambiata ogni tre anni. Sono anche io un revisore contabile e onestamente la vigilanza della Consob rafforza il controllo, come avviene per le società quotate in Borsa".  

    "Le elezioni in Figc? Mi auguro che quanto prima alcuni aspetti di dubbia interpretazione del regolamento elettorale vengano chiariti, mi riferisco all'ammissibilità delle candidature. Non siamo voluti entrare a gamba tesa per rispettare l'autonomia dello sport, ma certo siamo vigili su quanto accade. Poi apriremo tavoli di confronto: ci sarà una misura collegata alla finanziaria in materia di sport, intendiamo accompagnare la Figc in un percorso di modernizzazione che appare inderogabile, come la necessità di integrità. Faremo una riflessione seria sul professionismo esteso in questa forma fino alla Lega Pro. Ci occuperemo di tutte le altre discipline sportive, ma l'intenzione è di partire dal calcio, un sistema che fa business e muove forti interessi". 
     

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