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  • Il Derby d'Italia esiste ancora?

    Il Derby d'Italia esiste ancora?

    • Antonio Martines
    Oggi alle 18.00 a San Siro si disputerà per la duecentotrentesima volta in assoluto quello che da molti – ma non da tutti – viene considerato il Derby d'Italia, ovvero Inter-Juve.

    La definizione di Derby d'Italia venne coniata nel 1967 da Gianni Brera. Il celebre giornalista chiamò derby una partita che in quei tardi anni '60 metteva di fronte le squadre che avevano vinto più scudetti ( Juve 13 - Inter 10), le uniche quindi che all'epoca potevano fregiarsi della stella d'oro e quelle che erano anche le più tifate in assoluto nello stivale del dopoguerra e del boom economico. In quegli anni Bianconeri e Nerazzurri catalizzavano l'interesse delle folle in ogni angolo della penisola e disputavano una partita che era quanto di più vicino possibile a qualcosa che davvero divideva a metà la passione e l'immaginario collettivo dell'Italia intera. Ma oggi è ancora cosi? Ne è passata di acqua sotto i ponti, calcisticamente parlando, da quel lontano 1967 e nel frattempo, l'Inter non è più la seconda squadra più titolata d'Italia, visto che può contare su 17 scudetti più uno a tavolino contro i 18 del Milan. Non è neanche la seconda squadra più tifata in assoluto visto che se la batte sempre col Milan, attestandosi su una cifra che va dai 5 a i 6 milioni di tifosi in Italia (in ambito internazionale si dice che sia in netto vantaggio il Milan), infine non è neanche la seconda squadra per numero di trofei, visto che i rossoneri possono vantarne ben 50 (29 nazionali e 21 internazionali) contro i 39 dell'Inter (30 nazionali e 9 internazionali), poi anche il calendario parlerebbe più a favore del Milan che dell'Inter, visto che il primo Juve - Milan si tenne nel 1901, anno in cui l'Inter neanche era nata. 

    Insomma se si dovesse dare retta al palmares e alla storia, tra Juve - Milan e Juve - Inter non ci sarebbe proprio gara visto che i numeri sono tutti a favore della prima. Certo poi ci sono anche altri fattori, e la rivalità che divide certe squadre supera tutto il resto, ma anche qui ci sarebbe da discutere; siamo proprio sicuri che quella tra Juve e Inter sia superiore a quella presente in un Juve - Roma, Juve - Napoli o Juve - Fiorentina, tutte gare che superano di gran lunga per tasso di pericolosità e odio sportivo Juve - Inter? Difficile credere che uno juventino che abita nella capitale senta di più la rivalità nei confronti dei nerazzurri anziché quella con la Roma. Figuriamoci poi se prendiamo in considerazione gli juventini dell'area metropolitana di Napoli e dintorni. Per quanto riguarda invece gli juventini di provincia, per questi la rivalità più sentita era di sicuro quella vissuta contro il Milan della grande epopea berlusconiana e non certo contro l'Inter di Pellegrini o anche di Moratti. Non dimentichiamoci poi che proprio nel bel mezzo di Calciopoli la società bianconera di quel periodo non ebbe esitazione alcuna – a parità di offerte – nel vendere Ibrahimovic all'Inter anziché al Milan, un ulteriore elemento che dimostra quale tra le due fosse considerata la vera avversaria in casa bianconera, almeno in quel particolare periodo storico. 

    Forse la verità è che in Italia non esiste più un vero derby nazionale, l'Italia è troppo complessa e frammentata per poterne avere uno, il nostro resta sempre il paese dei mille campanili, forse l'unico vero derby nazionale in questa fase storica potrebbe essere quello tra juventini e anti-juventini, ma si svolge da sempre nei bar. Se si guarda all'estero l'unico vero derby nazionale degno di questa definizione è quello tra Real e Barca, ma non tanto e solo perché si tratta delle due formazioni più vincenti di Spagna, ma soprattutto perché mette di fronte la Castiglia contro la Catalogna; il centralismo conservatore contro il motore economico del paese; l'ordine e la monarchia, contro le ramblas e il secessionismo di matrice catalana...

    Juve - Inter è forse qualcosa di lontanamente paragonabile a tutto ciò? Derby nazionali possono essere definiti – anche se in modo minore – partite come Benfica - Porto, perché in campo scendono il sud contro il nord del paese. Oppure Ajax - Feyenoord, dove ci sono due squadre espressioni di fasce sociali e sentimenti politici lontanissimi tra di loro: da una parte l'internazionalismo di radice ebraica dei lancieri e dall'altra il nazionalismo reazionario del club di Rotterdam. Poi però è veramente molto difficile ritrovarne di altri in giro per il mondo. Un vero derby nazionale, deve essere espressione di contrapposizioni forti e viscerali, differenze nette e inconciliabili che spaziano dai risultati sportivi alla politica e alla sociologia. Dei perfetti derby nazionali sarebbero stati anche River - Boca , Celtic - Rangers o Fenerbache - Galatasaray se non fosse che si disputano nella stessa città, anche se nel caso di quello turco si potrebbe fare un'eccezione a favore, visto che addirittura rappresentano una vera e propria frattura intercontinentale tra Europa e Asia. Per il resto, i vari Bayern -Borussia, Bayern - Amburgo, PSG - OM o ASSE – Nantes (vecchio derby di Francia negli anni '60 e '70) non contengono o non contenevano tutti questi elementi ..o quantomeno non ancora. 

    Non fa eccezione neanche una partita come Liverpool - Manchester United che pure all'estero – erroneamente – viene definito Derby d'Inghilterra, quando invece gli inglesi lo hanno sempre conosciuto molto più semplicemente come il  North-West Derby o al massimo Red War, proprio perché espressione di una rivalità regionale che affonda le radici in reciproci dispetti tra le città (vedi lo scippo del primato economico ai danni di Liverpool con la costruzione del canale di Manchester) che risalgono addirittura alla fine dell'ottocento, ma ben lontano dal coinvolgere la stragrande maggioranza della nazione. D'altronde in Inghilterra un derby nazionale sarebbe proprio inconcepibile vista l'abbondanza di grandi piazze storiche del calcio come Londra, Birmingham, Sheffield, Leeds e Newcastle, senza contare poi il fatto che di squadre importanti ce n'è sono almeno un paio in ogni contea. 

    Ritornando quindi a Inter - Juve, siamo proprio sicuri che nell'immaginario collettivo di tutti sia considerato ancora veramente come il Derby d'Italia? Dal punto di vista geografico proprio no, visto che stanno entrambe al nord e distano appena un centinaio di chilometri. Dal punto di vista storico e sportivo nemmeno,visto che il Milan ha un curriculum calcistico superiore a quello dell'Inter. Dal punto di vista sociale, culturale o antropologico, nemmeno visto che sono da sempre due squadre padronali ed entrambi i club sono sempre stati alfieri del potere e della grande finanza, nazionale o internazionale. Insomma forse, sarebbe il caso di ammettere che si tratta solo di una partita di cartello tra due grandi storiche del nostro calcio, ma di sicuro non la più importante di tutte, come poteva esserlo invece ai tempi in cui il grande Gianni coniò la definizione. Ecco forse in memoria di un tempo nel quale l'Italia si divideva soprattutto tra Bianconeri e Nerazzurri, sarebbe molto meglio ribattezzarlo Derby di Brera, un po' come il Derby del Maestro, definizione che all'estero – ma non in Italia – viene data ad un'altra classica del nostro calcio come Milan - Roma, e per maestro si intende un certo Nils Liedholm.


    @Dragomironero

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