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  • L'incontenibile ira di Pellè: e ora cosa dirà a Prandelli? VIDEO

    L'incontenibile ira di Pellè: e ora cosa dirà a Prandelli? VIDEO

    • Davide Russo de Cerame
    Per un attaccante esplodere a 27 anni compiuti non è cosa comune: è quello che è successo a Graziano Pellè, ragazzo pugliese, cresciuto calcisticamente nel Copertino, squadra della provincia leccese e che oggi, dopo una carriera che lo ha visto girare numerose squadre, ha raggiunto la propria consacrazione alla sua seconda esperienza in Olanda, nel Feyenoord.

    CARRIERA ERRANTE - Prima di arrivare nel club di Rotterdam, Pellè è dovuto passare dai duri campi della Serie B, dove con le maglie di Crotone e Cesena inizia a segnare a raffica, dopo la negativa esperienza, sempre in cadetteria, con il Catania. In Emilia-Romagna viene notato da Louis Van Gaal, tecnico dell'Az Alkmaar, che decide di investire su questo ragazzo salentino, con appena 10 presenze in Serie A (con il Lecce tra il settembre del 2004 e il gennaio del 2005). Due stagioni appena e Pellè trionfa in Eredivisie con la sua nuova maglia: l'idillio con il tecnico olandese, però, finisce ben presto e Graziano vive le successive due annate non più da protagonista (31 presenze e 8 reti in campionato, 5 in Champions senza mai andare a segno).

    RITORNO IN ITALIA - E' il Parma a riportare in Italia Pellè nell'estate del 2011 quando l'attaccante ha ancora tutto il tempo per rilanciarsi: il debutto in Coppa Italia è bagnato subito da un gol ma è un fuoco di paglia. Gioca appena altre 11 partite in campionato mettendo a segno appena 1 rete: a gennaio passa così in prestito alla Sampdoria dove le cose vanno leggermente meglio (4 le marcature).
    Pellè a fine stagione però torna alla base ma è chiaro come gli emiliani non vogliano puntare su di lui: ecco allora che spunta il Feyenoord che lo preleva in prestito. La prima stagione in Olanda è fantastica: 14 gol solo nel girone d'andata in altrettante gare giocate, numeri notevoli che gli valgono il riscatto del cartellino da parte del suo nuovo club con cui firma un accordo sino al 2017 da 800.000 euro a stagione (clausola rescissoria di 8 milioni di euro). Alla fine, le reti realizzate saranno la bellezza di 27 con 7 doppiette e il secondo posto in classifica marcatori alle spalle del solo Wilfried Bony del Vitesse, passato poi allo Swansea.

    IDOLO DELLA TIFOSERIA - E' però la seconda stagione al Feyenoord a renderlo un idolo indiscusso dei supporters del club di Rotterdam: Pellè gioca bene, segna tanto e sforna anche assist, è rigorista della squadra e diventa un punto di forza anche nello spogliatoio. I ragazzini, tifosi del Feyenoord, iniziano addirittura ad emulare il suo look (il leccese sfoggia una capigliatura particolare, che ricorda molto un taglio tipico degli anni '60): è il suo anno.
    Mancherebbe solo la Nazionale: ci sono i Mondiali e Pellè un pò ci spera di essere preso in considerazione dal ct Prandelli.
    Le Nazionali giovanili le ha conosciute: sia quella Under 20 sia  quella Under 21. Esperienze molto positive con la prima (7 reti in 10 match), meno con la seconda (mai a segno). Ma per quella maggiore ci può sempre essere una prima volta.

    ATTACCO D'IRA - Il gesto che lo ha visto protagonista nell'ultima gara giocata dal suo Feyenoord può significare però il definitivo addio ai sogni in grande di Graziano Pellè. Al termine della sfida tra la propria squadra e il Twente sul punteggio di 2-1 per i padroni di casa, arriva il pareggio di quest'ultimi a tempo scaduto: l'attaccante leccese, lasciando il campo, impazzisce per la rabbia e inizia a scalciare qualunque cosa passi sotto i suoi piedi. Inizia scalciando la panchina, poi entrando nel tunnel che conduce agli spogliatoi si scaglia contro un separé che, nella caduta, crolla a terra andando a sbattere sulle telecamere appostate dei vari operatori. Un episodio inspiegabile, un gesto immotivato che inevitabilmente riporta Pellè alla sua vita normale, fatta di sogni che quasi certamente resteranno tali.

     

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