Il Giappone è un rebus: tra Honda e Kagawa la sorpresa è Usami
PERCORSO - La sesta qualificazione consecutiva al Mondiale è arrivata senza troppe turbolenze. Il primo girone di qualificazione è stato vinto in scioltezza, davanti alla Siria, con sette vittorie e un pareggio. Nel secondo, quello finale, il Giappone ha chiuso al primo posto, con un punto di vantaggio su Arabia Saudita e Australia, nonostante un inizio in salita con la sconfitta interna contro gli Emirati Arabi.
STELLE - Sulla carta Kagawa e Honda, il top scorer nipponico delle qualificazioni con 7 gol, hanno qualcosa in più, ma non hanno fatto fare ai Blue Samurai il salto di qualità. Tra i 23 portati da Nishino attenzione a Takashi Usami, punta dell'Augsburg che ha giocato l'ultima stagione al Fortuna Dusseldorf: in passato non ha convinto con il Bayern Monaco ma ha tutto per sorprendere. Quello russo potrebbe essere il Mondiale anche di Inui, autore di una grande annata con l'Eibar, e di Yamaguchi, centrocampista d'ordine e bandiera del Cerezo Osaka.
GIRONE - L'H è un gruppo equilibrato, senza big e con chance per tutti, ma i Blue Samurai hanno meno percentuali di qualificazione delle altre tre. La prima sfida, con la favorita Colombia, indirizzerà quello che sarà il cammino in Russia, con un ko il Giappone dovrà giocarsi tutto con il Senegal, che ha velocità e soprattutto forza fisica, qualità che Honda e compagni soffrono. Per informazioni chiedere al Ghana, vittorioso 2-0 in amichevole lo scorso 30 maggio al Nissan Stadium.