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  • Il Gigante Del Piero e i nani che non sopportano di stare nella sua ombra

    Il Gigante Del Piero e i nani che non sopportano di stare nella sua ombra

    Ammonisce un antico adagio tibetano: quando viene sera, anche le ombre dei nani sembrano giganti. Il guaio, per i nani, è che poi viene mattino.

    Anche una digressione di saggezza orientale può servire per addentrarsi nel caso del giorno.

    Per scoprire che, da qualunque parte si affronti la questione Del Piero, la domanda e la risposta sono sempre le stesse.

    Perchè la Juve non vuole rinnovare il contratto al Capitano, 700 presenze e 289 gol in bianconero, 319 gol ufficiali in carriera, terzo cannoniere italiano di tutti i tempi dietro a Silvio Piola (364) e Giuseppe Meazza (338), pronto a firmare in bianco e ad accettare un ingaggio risibile per un fuoriclasse del suo calibro?

    Perchè, evidentemente, alla Juve c'è qualcuno che non sopporta di stare nell'ombra di questo Gigante del calcio mondiale che, a 37 anni, ancora una volta costringe detrattori, invidiosi e frustrati a fare i conti con la sua classe infinita.

    E non ricominciamo con la solita storia del rinnovamento, dell'anagrafe, del futuro e bla bla bla. Del Piero è il Fenomeno che costituisce l'eccezione perchè ha saputo gestire se stesso e il suo fisico con una certosina dedizione; perchè ha sconfitto il logorio psicofisico di una carriera inimitabile, trovando prima di tutto dentro di sè gli stimoli e le motivazioni per resistere a qualunque avversario:il gravissimo infortunio udinese del '98, la concorrenza in Nazionale, le delusioni patite nel mondiale '98, nell'Europeo 2000 e nel mondiale 2002 prima del trionfo berlinese 2006; le sostituzioni e le panchine sistematiche dell'era Capello; la disintegrazione della Juve a causa di Calciopoli; la discesa all'inferno della B; le difficoltà di ricostruire una grande squadra, l'inizio della Rivoluzione Conte.

     

    Nella buona e nella cattiva sorte, Del Piero per la Juve c'è sempre stato. La sua classe, il suo carisma, la sua leadership sono ai livelli massimi. E questo, evidentemente, dà fastidio.

    Se lo scudetto verrà, passerà alla storia come lo scudetto di Conte e Del Piero, piaccia o no. Oggi, Beppe Marotta che nella stagione in corso ha fatto tesoro degli errori compiuti in passato, ha affermato: " "Spiraglio su Del Piero? Guardiamo al presente. Per noi è un esempio ma ora non siamo concentrati sul futuro. C'è un contratto firmato, della durata di un anno, che contempla diritti e doveri. La concentrazione della Juventus va sullo scudetto e sulla Coppa Italia. Nel caso Del Piero lasciasse la Juventus, la Juventus aumenterà comunque la qualità e quantità della rosa; ma un campionato come Del Piero non si può rimpiazzare facilmente".

    Il rimedio c'è. Basta tenerlo.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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