Calciomercato.com

  • Il giorno di 'zambrottino' Zappacosta, di Ariaudo e di Moretti
Il giorno di 'zambrottino' Zappacosta, di Ariaudo e di Moretti

Il giorno di 'zambrottino' Zappacosta, di Ariaudo e di Moretti

  • Cesare Bardaro
CAMPIO-NATI l’11 GIUGNO di Cesare Bardaro 

Auguri di buon compleanno a 

EMILIANO MORETTI, 1981, difensore del Torino. Ex Lodigiani, Fiorentina, Juve, Modena, Bologna, Valencia, Genoa, Nonostante l'età, ha ancora parecchia birra in corpo (battutaccia).

LORENZO ARIAUDO, 1989, difensore dell'Empoli, in prestito dal Sassuolo.

DAVIDE ZAPPACOSTA, 1992, difensore del Torino, detto Zambrottino “Ho iniziato da piccolo nel Sora, avevo 7 anni. Quando sono salito di categoria, sono stato allenato da mio padre Roberto, che era appunto il tecnico dei giovanissimi. E’ stato uno degli anni dove ho giocato di meno,nella mia carriera: mi teneva in panchina per mostrare ai miei compagni che non avvantaggiava suo figlio. “ 

RINO MARCHESI, 1937, ex difensore/centrocampista di Atalanta, Fiorentina, Lazio e Prato. Ex allenatore di Montevarchi, Mantova, Ternana, Avellino, Napoli (2 volte) Inter, Como (2 volte), Juve, Udinese, Venezia, Spal e Lecce. Ha smesso nel 1994. Allenò sia Platini, al suo ultimo anno, «Era tornato dal Mondiale del Messico con la pubalgia, tanto che quell’anno arrivammo secondi ma lui segnò davvero poco. Si vedeva che avrebbe voluto impegnarsi ma non ce la faceva più. E infatti si ritirò», che Maradona, appena arrivato in Italia «Anche in allenamento ti faceva venire i brividi. E lavorava più degli altri. L’anno in cui l’ho avuto io lo dovevi cacciare dal campo». Aveva degli hobbies insoliti nell'ambiente: scacchi, l’enigmistica e la musica classica, che ne hanno sempre fatto una persona di cultura sopraffina e pertanto quasi un intruso, o per meglio dire un alieno, nel mondo del calcio. 

RENATO SALI, 1949, ex difensore di Atalanta, Reggina, Foggia, Bologna e Brescia. Detto, per la somiglianza fisica, il Breitner della Bassa. Si fece crescere baffi e capelli, finì per essere indistinguibile dall'originale. Come il campione del mondo tedesco era anche schierato politicamente a sinistra. Nell'eskimo nascondeva L'Unità. Incuriosiva tifosi e poliziotti. «I carabinieri erano ingannati dall'aspetto. Non c'era volta che all'aeroporto non mi chiedessero i documenti. Volevano sempre perquisirmi. Mi fermavano sospettosi, tra i sorrisi dei miei compagni e io a spiegare: "Brigadiere, guardi, c'è un equivoco"». A Bologna in squadra c'erano anche elementi di estrema destra come il povero Tazio Roversi o Bellugi. La pensavamo diversamente, discutevamo ma ci rispettavamo. Mai preteso di inculcare nulla a nessuno». Nel calcioscommesse del 1980 fu l'unico, con Castronaro, a opporsi alla combine con l'Avellino. «I ragazzi con i quali dividevo professione e allenamenti, vennero da me. Mi proposero di addomesticare una partita. Io fui chiaro: «Queste cose non le faccio, non mi interessano, faccio finta di non aver sentito. Ho una mia morale, io». Bologna e Avellino si erano messe d'accordo per il pareggio ma l'istinto dell'attaccante Savoldi, valse più del patto stabilito. Così, quando l'Avellino subì l'1-0, non riuscì più a recuperare lo svantaggio.«Uscii dal campo per ultimo, come sempre. Nel sottopassaggio se le diedero di santa ragione». Venne invece insabbiata la presunta combine con la Juventus, denunciata da Carlo Petrini “"Le due società si misero d'accordo e chi quel giorno non avesse accettato quell'accordo non avrebbe giocato. Chi ce lo comunicò? Arrivò negli spogliatoi il direttore sportivo di quei tempi e disse 'questa partita deve finire in pareggio'. Abbiamo scommesso tutti, tranne due, Angelo Castronaro e Renato Sali". Quest'ultimo, in un servizio delle Iene del marzo 2012, confermò "Bologna-Juventus del 13 gennaio 1980 cosa mi ricorda? Quella famosa partita dove i compagni mi dissero che avevano telefonato Bettega e Causio prospettandoci di fare un punto a testa” La partita finì in pareggio (1-1) dopo un errore del portiere del Bologna Zinetti e un autogol del difensore juventino Sergio Brio. 

SASA BJELANOVIC, 1979, ex attaccante croato di Como, Chievo, Perugia, Genoa, Lecce,Ascoli, Toino, Vicenza, CFR Cluj, Atalanta, Varese, Messina, Pordenone. Ha chiuso a luglio 2015.

ANTONIO BOCCHETTI, 1980, difensore della Paganese E' il cugino di Salvatore Bocchetti, dello Spartak Mosca.

DANIELE BAZZOFFIA, 1988, attaccante del Pontedera.

OUASIM BOUY, 1993, centrocampista olandese di origine marocchina dello Zwolle, in prestito dalla Juventus. Nel 2012-13 ha giocato, sempre in prestito, nel Brescia .
 

Altre Notizie