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Il Governo riapre gli stadi per la Serie A: massimo 1000 spettatori fino al 7 ottobre

Il Governo riapre gli stadi per la Serie A: massimo 1000 spettatori fino al 7 ottobre

Da domani riaprono gli stadi per tutte le partite di Serie A. Dopo le ordinanze di Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, che avevano già deliberato per l'apertura degli impianti sportivi al pubblico, l'incontro tra i ministri Spadafora, Speranza e Boccia e il presidente della conferenza delle Regioni Bonaccini ha portato a uno sviluppo di carattere nazionale: dal Governo è arrivato l'ok, da domani fino al 7 ottobre stadi aperti con un massimo di 1000 spettatori a evento. In questo periodo, Governo e Regioni lavoreranno anche in vista del prossimo dpcm, tenendo conto delle valutazioni del Ministero della Salute e del Cts della curva epidemiologica, per definire una percentuale di ingresso che tenga conto della capienza degli impianti per ogni disciplina sportiva.

SPADAFORA - Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora spiega con un lungo post su Facebook: "Ieri il Comitato Tecnico Scientifico, su mia forte insistenza e dopo aver valutato nei giorni scorsi non ancora applicabile il protocollo della Lega Serie A, ha finalmente aperto uno spiraglio consentendo agli eventi sportivi “singoli” di avere fino a 1000 spettatori. Ha espresso ancora un no secco alla presenza di migliaia di spettatori agli “eventi continuativi”, tipo i campionati, accettando però la richiesta del Dipartimento per lo sport di aprire un percorso comune in vista del prossimo DPCM, che entrerà in vigore dal 7 ottobre, anche alla luce dell’analisi dei dati successivi all’apertura delle scuole. Nel frattempo i presidenti di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto hanno autonomamente deciso di aprire ai 1000 spettatori anche le partite di Serie A che si terranno sul loro territorio. 
Per questo motivo oggi pomeriggio, d’intesa col Ministro Boccia, che ringrazio per il prezioso lavoro di coordinamento, è stata convocata una riunione con i presidenti di Regione. Al fine di non fare disparità tra le squadre e come sperimentazione in vista delle prossime aperture, ho chiesto che questa decisione venisse estesa a tutto il territorio nazionale. Ringrazio il Ministro Speranza e i presidenti delle Regioni per aver condiviso questa linea. In vista della ripresa degli altri campionati valuteremo una soluzione equa anche per la serie B, C, e Lega Pro. 
Il mio obiettivo però è quello di consentire la partecipazione del pubblico per tutti gli sport e per tutte le categorie, arrivando a definire un protocollo unico che preveda una percentuale di spettatori in base alla capienza reale degli impianti: l’impegno che ci siamo presi durante l’incontro è quello di metterci subito al lavoro su questo. Occorre mantenere cautela, rigore e attenzione per riaprire bene, gradualmente, e non essere costretti a chiudere di nuovo: il quadro epidemiologico a livello europeo non è incoraggiante, noi dobbiamo stare attenti ed evitare precipitose fughe in avanti". 

GRAVINA - ​Il presidente della Figc, Gabriele Gravina ha commentato: "L'apertura degli stadi al pubblico è una bella notizia, ma mi lascia perplesso il fatto che il via libera sia arrivato solo per la Serie A e non per gli altri campionati professionistici. I protocolli di sicurezza sono gli stessi in tutte e tre le serie professionistiche, così come lo devono essere le regole per il distanziamento e quindi anche su questo tema ci deve essere lo stesso trattamento. Nei mesi difficili del Covid, il calcio tutto ha dimostrato grande responsabilità. Sono convinto che verrà preso il medesimo provvedimento prima dell'avvio ufficiale dell'attività della Serie B e della Serie C, previsto per il prossimo fine settimana". 

SQUADRE AL LAVORO -
Club di Serie A al lavoro per permettere l'accesso a 1000 spettatori per le proprie gare casalinghe. Per quanto riguarda la Juventus, impegnata domenica contro la Sampdoria, aprirà lo Stadium a 1000 invitati. Allo stesso modo, il Milan sta valutando come riaprire San Siro a 1000 appassionati per la gara di lunedì sera con il Bologna.

ANCORA SPADAFORA - Arrivano altre dichiarazioni del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: "​Fa sorridere che gli stessi che mi hanno sempre accusato di occuparmi di tutti gli sport tranne la serie A, ora mi stiano accusando del contrario. Come sempre io mi occupo di tutto lo sport, altri cercano solo pretesti per polemiche poco utili. Oggi si è deciso sulla serie A perché ricomincia questo weekend e perché ho voluto per equità rendere uniforme una scelta che era stata autonomamente adottata solo da tre Presidenti di Regione. Gli altri campionati inizieranno il prossimo fine settimana e condivideremo una linea unica per tutti, per evitare le fughe in avanti di queste ore".

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