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  • Il Liverpool è l'anti Guardiola. Rebus Chelsea, Mourinho non è da titolo

    Il Liverpool è l'anti Guardiola. Rebus Chelsea, Mourinho non è da titolo

    • Federico Zanon
    Giù il sipario, parola al campo. Il mercato in Premier League ha chiuso i battenti, è tempo di partire alla caccia del Manchester City. La finestra estiva ha regalato trasferimenti di ogni genere, tutte le big, fatta eccezione per il Tottenham, si sono rinforzate, ma l'impressione è che quella di Guardiola sia ancora la squadra da battere. Sono rimasti tutti i migliori, è arrivato Mahrez, gente come Gabriel Jesus, Sané e Bernardo Silva ha un anno di esperienza in più, i Citizens daranno la priorità alla Champions ma la profondità della rosa permetterà al tecnico ex Barcellona di lottare su più fronti, senza sacrificare la qualità.

    ACQUISTI MIRATI - La prima vera alternativa al Manchester City è il Liverpool di Klopp. Quest'estate i Reds hanno fatto le cose in grande, hanno risolto il problema Karius con la garanzia Alisson, hanno portato ad Anfield i muscoli e la tecnica di Fabinho e Keita, che regalano rotazione in mezzo, hanno aggiunto Shaqiri alle alternative in attacco. Salah dovrà confermare i numeri dell'anno scorso (44 gol e 16 assist in 52 partite), per tornare sul trono d'Inghilterra, 29 anni dall'ultima volta, serviranno i gol dei centrocampisti.

    QUANTI DUBBI - E le altre? Un rebus. Il Tottenham, che non ha fatto acquisti (la prima squadra a non comprare dal 2003), non ha preso una vera alternativa a Kane e non ha risolto la situazione di Alderweireld. I rivali del nord di Londra dell'Arsenal hanno un nuovo allenatore (Emery al posto dell'evergreen Wenger), con un nuovo progetto tattico e con nuovi giocatori (da seguire Guendouzi, preso dal Lorient) per questo è prematuro giudicare. Discorso valido anche per Sarri e il suo Chelsea, bravo a resistere alla tentazione di cedere Hazard ma con l'incognita portiere: Kepa è talentuoso, ma avrà la spada di Damocle degli 80 milioni di euro pagati per il suo cartellino. 

    MOU CHE DICI? - E poi c'è il Manchester United, che per stessa ammissione di Mourinho "non ha un organico all'altezza per vincere". Lo Special One avrebbe voluto un difensore centrale, si dovrà accontentare di un terzino di belle speranze, Dalot, e di un centrocampista tutta sostanza, Fred. La squadra è competitiva, servirà risolvere la grana Pogba e ricompattare l'ambiente, facendo fronte unico. In questo Mou è fuoriclasse.

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