'Nel calcio ci sono ancora degli ostacoli, soprattutto mentali, o dei preconcetti, che fanno sì che i calciatori non si fidino di lavorare su quelle che sono loro possibili potenzialità mentali. E invece è stato dimostrato praticamente che, spesso anche dopo degli infortuni, un calciatore che lavora sulla testa e poi anche sul proprio corpo, sulla consapevolezza dei propri mezzi, può riuscire ad esprimersi meglio, e avere più fiducia in sé stesso. Sono molti gli atleti su cui ho lavorato: da Paloschi a Saponara, passando per Borini. In particolare si sono rivolti a me dopo un periodo difficile, e credo che tutti quanti poi ne siano usciti rafforzati. Ero sicuro ad esempio che Paloschi sarebbe riesploso, e i fatti stanno dimostrando la bontà del suo lavoro, anche personale, nel migliorarsi e nel crescere nella consapevolezza dei propri mezzi'. Così il mental coach Roberto Civitarese, ai microfoni di Radio Toscana.

'Giuseppe Rossi? Credo abbia già dimostrato grande forza mentale nel voler superare il doppio infortunio da cui è stato colpito, e ho visto grande entusiasmo da parte sua nell'accettare l'offerta della Fiorentina - ha aggiunto Civitarese -. Spesso ad un giocatore infortunato consiglio di immaginarsi nella squadra, come se potesse giocare, in modo da essere già pronto mentalmente una volta ricominciato a lavorare in gruppo. Giuseppe Rossi ha tutte le potenzialità per tornare ad essere decisivo sia in serie A che in Nazionale, anche perché la determinazione non credo gli faccia difetto. Sono molto contento anche di come hanno superato momenti difficili sia Borini, che ha avuto il trauma di lasciare l'Italia e poi l'infortunio, che Caldirola, che ha lasciato Cesena per provare l'esperienza a Brescia, e comunque è stato confermato come capitano in Under 21. La sorpresa più bella però è Saponara, cresciuto tantissimo dal punto di vista mentale, tanto da essere acquistato da un club come il Milan che evidentemente ne ha riconosciuto il talento e sa che potrà avere un bel futuro ad alti livelli'.