Il figlio di Cesare Previti, portiere di 22 anni, acquistato dal Milan. E subito girato al Pavia. Il calciatore primogenito dell'avvocato ed ex ministro nel primo governo Berlusconi proveniva dal Milazzo, Lega Pro, cui era approdato venendo dal Monza, ma prima ancora era in forza allo Zagarolo, all'Atletico Roma e al Cisco Roma. Tuttavia è alla Lazio che Umberto Previti ha conquistato il passaporto per il calcio professionistico. A Formello ha fatto la trafila delle giovanili, fino a entrare in lista Champions League.

L'INTERCETTAZIONE - Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, il giornale che ha dato la notizia del suo passaggio al Milan, ancora oggi nel mondo del calcio si ricorda la telefonata l'intercettata tra il padre del calciatore, condannato nel 2006 in via definitiva per il processo Imi-Sir e per il lodo Mondadori, e il presidente della Lazio Claudio Lotito. Eravamo nel 2006, nonostante le traversie giudiziarie, Previti è ancora un esponente di punta dell'entourage berlusconiane. E al presidente della Lazio si rivolge con un tono imperativo: «Mio figlio viene mortificato ormai da un anno e io mi sono rotto il c…», diceva il penalista, prima di aggiungere: «Sono laziale come patto d’onore con Dio e nelle tue giovanili giocano i raccomandati di papà». Dimenticando per un attimo che anche lui in quel momento perorava la causa del figlio, passava quindi ad attaccare sul piano personale il portiere che toglie spazio al figlio. Al punto che Lotito è costretto a mettersi sulla difensiva: «Ho già dato disposizione ieri sera, dal 15 maggio cambierò tutto il settore giovanile. È da rifondare».