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  • Il Milan e le parole di Moratti: ecco perchè Montella non ha più jolly

    Il Milan e le parole di Moratti: ecco perchè Montella non ha più jolly

    • Federico Zanon
    Non può più sbagliare. Vincenzo Montella è al bivio della sua carriera in rossonero, deve prendere la strada giusta per rialzare il Milan e salvare una panchina sempre più traballante. Fassone ieri ha lanciato l'ultimatum, il bel gioco (c'è mai stato?) non basta, servono risultati, tradotto serve vincere contro Aek Atene e Sassuolo e possibilmente serve un punto a Napoli per dare un senso a una classifica terribilmente deficitaria. La proprietà non è più disposta ad accettare altri ko, non importa chi ci sia davanti, la squadra è stata costruita per fare risultati e non per mettere in fila una figuraccia dietro l'altra.

    MORATTI DOCET - Il Milan in questo inizio di stagione ha avuto un danno di immagine, inutile negarlo. Montella ha avuto tutti gli alibi e le scusanti del mondo, ora ha finito i jolly. Come disse l'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti a chi gli chiedeva se Suning avesse fatto bene a esonerare Pioli: "Non si poteva dare l'esempio di tenere un allenatore che non vinceva da sette partite". Va bene aspettare, va bene dare tempo, va bene il progetto, purché sia vincente. Non è un caso che in questi giorni il direttore sportivo Mirabelli abbia preso contatto con Gattuso e Sousa, per verificare la loro disponibilità se la situazione precipitasse nei prossimi cinque giorni. E per come gioca il Milan lo scenario è tutt'altro che impossibile.

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