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  • Il Milan impara dagli 'errori' del passato: da Calabria e Kessie a Dalot e Diaz, il futuro è ora. La strategia
Il Milan impara dagli 'errori' del passato: da Calabria e Kessie a Dalot e Diaz, il futuro è ora. La strategia

Il Milan impara dagli 'errori' del passato: da Calabria e Kessie a Dalot e Diaz, il futuro è ora. La strategia

  • Alessandro Di Gioia
Imparare dagli "errori" del passato, per non ricommetterli in futuro. il diktat del Milan di proprietà del fondo Elliott sta portando risultati e fiducia in un gruppo che, considerate la giovane età e le possibilità di crescita, sembra avere un radioso futuro davanti a sé. Il nuovo corso targato Maldini e Massara ha preso il volo, dopo la conferma di Stefano Pioli e Zlatan Ibrahimovic, due mosse che hanno rivoluzionato il destino del club rossonero, ad un passo dalla gestione Rangnick. Poi la marcia indietro, in seguito agli ottimi risultati della seconda parte del campionato passato: d'altronde, sbagliare è umano, perseverare è diabolico. E solo gli stolti non si accorgono degli errori, che poi regolarmente ripetono.

IL FUTURO DI KESSIE E CALABRIA - Per questo in Via Aldo Rossi sono in corso anche le prime valutazioni per un futuro che dovrà essere all'altezza del presente: l'eccessivo temporeggiamento in merito ad alcuni casi che sono poi diventati quantomeno "spinosi", come i rinnovi di Donnarumma (ormai vicino) e Calhanoglu, non verrà reiterato. Il generale romano Quinto Fabio Massimo "Cunctator", il "temporeggiatore", non sarà più un modello per la dirigenza rossonera: affrontare subito le discussioni in merito ai prolungamenti di due colonne della squadra, come Franck Kessie e la sorpresa Davide Calabria, entrambi in scadenza nel giugno 2022, è diventato l'obiettivo per i primi mesi di inizio 2021.

VIA MUSACCHIO, LA STRATEGIA PER DIAZ E DALOT - Blindare i punti fermi e liberarsi di coloro che non fanno più parte del progetto, come ad esempio Mateo Musacchio, che va in scadenza a fine anno e il cui contratto non sarà prolungato. Due casi a parte sono rappresentati dai giovani e promettenti Diogo Dalot e Brahim Diaz, in prestito secco rispettivamente da Manchester United e Real Madrid: a fine anno dovrebbero tornare nelle squadre di appartenenza, ma il Milan ha in mente di ridiscutere il loro futuro con i vertici dei club inglese e spagnolo, per provare a trattenerli. Gettare nel presente le basi del futuro è un modo per renderlo aureo: ora il club rossonero lo sa.

@AleDigio89

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