
Il Milan non molla D'Amico: la posizione dell'Atalanta e il fattore Gasperini
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L'uovo di Pasqua non porterà al Diavolo la risposta finale sul casting che ormai da settimane viene portato avanti per individuare la nuova figura da inserire nell'organigramma, il gruppo di lavoro guidato da Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic porta avanti le valutazioni e per la scelta bisognerà attendere ancora un po'.
L'incontro andato in scena a Roma martedì scorso tra Furlani e Igli Tare ha rilanciato la candidatura dell'ex Lazio, ma la stretta di mano non ha portato a una definitiva fumata bianca nonostante il lungo summit e i temi anche spinosi affrontati, come quello relativo al nuovo allenatore. Il Milan ha preso tempo per valutare tutte le opzioni sul tavolo e tra queste c'è anche Tony D'Amico, un profilo che per certi versi scalda particolarmente i vertici del club.
PREFERITO DI FURLANI - Secondo le indiscrezioni raccolte infatti, l'ex Verona e oggi ds dell'Atalanta costituisce la prima scelta nelle idee di Furlani: piace per come si pone lontano dai microfoni, per la capacità di scouting e per la propensione a lavorare in team. Un dettaglio questo da sottolineare, considerando che recentemente proprio l'amministratore delegato del Milan ha rimarcato l'importanza del team anche nel progetto della prossima stagione: "Rimarrà comunque un gruppo di persone, un gruppo di lavoro con un unico obiettivo: avere successo sul campo".

LA POSIZIONE DELL'ATALANTA E IL FATTORE GASPERINI - La sfida di San Siro tra la squadra di Sergio Conceicao e l'Atalanta offre alla dirigenza milanista l'occasione di incontrare vis a vis D'Amico e i vertici del club orobico. Con una consapevolezza: se Tare può essere ingaggiato con facilità in qualsiasi momento, lo stesso non può dirsi di D'Amico che ha un contratto lungo con la Dea, per altri due anni. Un dettaglio che frena le ambizioni rossonere di averlo come nuovo direttore sportivo, a maggior ragione se si considera che l'Atalanta dovrà fare i conti con un'altra situazione delicata: Gian Piero Gasperini. Il tecnico ha annunciato che non rinnoverà il contratto che lo lega per un altro anno ai bergamaschi e anzi, è sempre più in quota l'addio anticipato al termine della stagione che potrebbe chiudere un'era lunga 9 anni. Perdere Gasperini vorrebbe dire perdere un pilastro del progetto per l'Atalanta e in questo contesto l'intenzione è di non perdere un altro pezzo importante come D'Amico. Condizioni che complicano i piani del Milan, che porta avanti il casting in attesa di capire se si possano aprire spiragli sul fronte D'Amico.
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