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  • Il Milan soffre e batte la Fiorentina grazie a Terracciano: il Napoli può temere solo la fortuna del Diavolo
Il Milan soffre e batte la Fiorentina grazie a Terracciano: il Napoli può temere solo la fortuna del Diavolo

Il Milan soffre e batte la Fiorentina grazie a Terracciano: il Napoli può temere solo la fortuna del Diavolo

  • Giancarlo Padovan
    Giancarlo Padovan
Sono sicuro che anche nel calcio esistano i tifosi intellettualmente onesti. E credo, per esperienza diretta, che moltissimi si contino tra i milanisti. Dunque nessuno di loro si offenderà se scrivo che il Milan ha battuto immeritatamente la Fiorentina e che, senza l’errore di Terracciano, la partita sarebbe finita con un pareggio perfino stretto ai viola. 

Ha deciso la solita autorete, questa volta non dello sventurato Venuti che, invece, ha fatto bene, ma di Milenkovic che si è visto sbattere addosso la palla dopo l’uscita maldestra di Terracciano su Rebic. Il cross, placido e lento, era stato di Vranckx, entrato al 75’ al posto di Krunic. Anche Rebic, sul quale è franato il portiere della Fiorentina, era subentrato a Sandro Tonali (86’), ma dire che Pioli l’abbia vinta con i cambi sarebbe una forzatura. L’ha vinta con un colpo di fortuna senza limiti anche perché collocato a partita sostanzialmente finita (92’ sui 95’ di recupero). 

Così il MIlan, ben lungi dall’essere nei paraggi del Napoli (è a meno 8 punti) in classifica, si conferma, con molta fatica, la prima antagonista della capolista. I miei lettori sanno come la penso: per me il Napoli ha già lo scudetto in tasca e neppure un suicidio collettivo, dopo la lunghissima e perigliosa pausa per il Mondiale, potrà sottrarglielo. Tuttavia un Milan con questa dose di buona sorte va tenuto sotto controllo. Non fa paura per quel che produce, ma per quanto incassa.

Eppure la partita si era messa talmente bene che meglio non si poteva. Neanche due minuti di gioco (1’34”) e Leao, su apertura-assist di Giroud, ha bruciato Milenkovic e, aprendo completamente l’interno del piede, ha messo alle spalle di Terracciano. 

La Fiorentina non solo non si è persa d’animo, ma prima ha reagito con Cabral (parata di Tatarusanu con una gamba) e poi, in meno di otto minuti, ha preso il centro del ring centrando un palo che grida vendetta al cospetto del cielo con Biraghi (bella combinazione tra Amrabat e Barak). Il tempo di registrare il cambio, per infortunio, di Dodò con Venuti e una punizione dello stesso Venuti sulla quale si è salvato Tatarusanu, e la Fiorentina ha pareggiato. Il gol lo ha segnato Barak (prima marcatura con la maglia viola in questo campionato) in girata, ma l’azione è stata propiziata, sulla destra, da Ikonè e Venuti con la difesa del MIlan quasi ferma perché del tutto sorpresa. 

Di più: da quel momento in avanti (27’) a fare la partita è stata la Fiorentina che non ha concesso mai il controllo della palla al Milan e che, con il pressing, ripartiva sempre pericolosamente. Il Milan, particolarmente in difficoltà a centrocampo dove invece ha brillato Amrabat, è rimasto a guardare. Anche se nel finale di primo tempo, del tutto fuori contesto, ha prima banalizzato un contropiede tre contro due (colpa di Leao che ha servito male Tonali) e poi è arrivato ad un passo dal gol (salvataggio di Venuti su Theo Hernandez) dopo una conclusione di Diaz che stava rotolando in rete. 

Forse sull’onda di quel finale, i rossoneri hanno cominciato bene anche la ripresa con un’occasione corposa di Leao per Giroud (50’, girata respinta da Terracciano). Ma è stato un fuoco fatuo. La Fiorentina ha ricominciato a giocare e le occasioni o le mezze occasioni sono state tutte dalla sua parte. Prima (58’) Tomori ha salvato su Ikoné e alla fine (88’) ancora Tomori, appostato sulla linea, ha scacciato l’incubo di una sconfitta che avrebbe avuto il sapore dell’addio al campionato. In mezzo un’altra occasione (bravo Kalulu ad anticipare tutti) e una flebile risposta del Milan (pallone sparato in curva da un Leao in versione sciupagol). Certo, ci sono stati molti cambi. Ma, mentre Origi per Diaz non ha lasciato tracce, Dest per Thiaw ha vivacizzato la fascia destra. Però, lo ripeto, sarebbe finita pari, se non ci fosse stato il pasticcio di Terracciano. Che consente al Milan di sperare ancora.


IL TABELLINO

Milan-Fiorentina 2-1 ( primo tempo 1-1)

Marcatori: 2’ pt Leão (Mil), 27’ pt Barak (Fio), 47’ st aut. Milenkovic (Fio)

Assist: 2’ pt Giroud (Mil)

MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Kalulu, Thiaw (dal 10’ st Dest), Tomori, Theo Hernandez; Tonali (dal 40’ st Rebic) Bennacer; Krunic (dal 30’ st Vranckx), Diaz (dal 10’ st Origi), Leao; Giroud. A disp.: Mirante, Jungdal, Ballo-Touré, Adli, Rebic, Bakayoko, Dest, Kjaer, Origi, Pobega, Vranckx, De Ketelaere. All. Pioli.

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodo (dal 18’st Venuti), Milenkovic, Igor, Biraghi; Barak(dal 30’ Terzic), Amrabat, Mandragora (dal 21’ st Duncan); Ikone, Cabral (dal 21’ st Jovic), Saponara (dal 30’ st Kouamè)A disp.: Cerofolini, Gollini, Jovic, Malen, Terzic, Ranieri, Venuti, Martinez Q., Duncan, Bianco,Kouame. All. Italiano.

Ammoniti: 21’ pt Brahim (Mil), 3’ st Barak (Fio), 6’ st Saponara (Fio), 18’ st Mandragora (Fio), 28’ st Jovic (Fio)


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