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  • Il Milan spera in Ceferin: 'Riformerò il Fair Play Uefa. Più margine per i club'

    Il Milan spera in Ceferin: 'Riformerò il Fair Play Uefa. Più margine per i club'

    La Uefa cambierà il Fair Play Finanziario alleggerendolo e dando più margine di movimento per i club. La conferma è arrivata nella giornata di ieri a Roma da Aleksandar Ceferin ri-eletto presidente del calcio europeo nel corso del congresso Uefa tenutosi nella capitale italiana. Se nel corso della conferenza stampa post-elezione aveva confermato parole dure nei confronti dei club che violeranno il protocollo sul Financial Fair Play (citando Manchester City e Paris Saint Germain in particolare ndr.) fuori dai microfoni e fra gli addetti ai lavori ha confermato la volontà di modificare l'attuale regolamento in materia.

    PRIMA MOSSA, LA RIFORMA DEL FFP - Come riportato da Repubblica, infatti, Ceferin ha voluto precisare che la prima mossa che farà da presidente rieletto sarà quella di "Riformare il Fair play finanziario per creare nuovi equilibri in Europa. Vogliamo garantire che ogni club possa sfruttare tutto il proprio potenziale".

    PIU' MARGINE PER I CLUB - Di fatto la proposta che verrà fatta da Ceferin è quella di dare e garantire ai club sotto regime di settlement agreement un margine di spesa più alto per chi dimostrerà di avere risorse a disposizione e non debiti. La mossa servirà alla Uefa per immettere nuovi fondi nel movimento e ai club di sistemari i bilanci non solo attraverso nuove sponsorizzazioni terze, ma anche grazie all'inserimento di capitali freschi da parte delle proprietà.

    IL MILAN SPERA, E L'INTER... - Coinvolto in primissima fila in questo discorso c'è ovviamente il Milan, con la nuova proprietà, il Fondo Elliott, che ha più volte dimostrato di voler e poter immettere aumenti di capitale nel club rossonero venendo però limitato dall'attuale regolamento che non permette di ripianare passività per oltre il 30% del fatturato del club. Un dato che, negli ultimi anni, ha frenato anche l'Inter e il gruppo Suning, costretto a immettere liquidità nel club nerazzurro tramite prestiti che, però, incidono negativamente sulle passività del club. Una rivoluzione del Fair Play Finanziario in questi termini sarebbe manna dal cielo. Per i club italiani, ma non solo.

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