Calciomercato.com

  • Il Mondiale, i go kart e Sheva: il Milan abbraccia Giroud, il 're scorpione' per cancellare la maledizione della 9

    Il Mondiale, i go kart e Sheva: il Milan abbraccia Giroud, il 're scorpione' per cancellare la maledizione della 9

    • Alessandro Di Gioia
    Il Milan si prepara ad abbracciare il suo nuovo centravanti: il campione del mondo in carica Olivier Giroud sbarcherà a Milano nelle prossime ore, per iniziare la nuova avventura rossonera dopo 10 anni trascorsi a Londra, tra il rosso dell'Arsenal e il blu del Chelsea. Più di 100 gol con le maglie di Gunners e Blues, arrivato da campione di Francia con il Montpellier e in partenza dopo aver vinto tutto: quattro coppe d'Inghilterra, tre Community Shield, un'Europa League, una Champions, un Mondiale e il Puskas Award, per uno straordinario gol di tacco, con la mossa dello scorpione, segnato contro il Crystal Palace, ai tempi degli armaioli londinesi. ​



    IL 'GO-KART CAMPIONE DEL MONDO' E LA BENEDIZIONE DI SHEVA - Mica male per un "go kart", come lo aveva etichettato il suo connazionale Karim Benzema, autodefinendosi una Ferrari e comparandosi proprio al campione del Mondo. Quando è tornato l'attaccante del Real Madrid, a Euro 2020, le cose però per les Bleus sono andate decisamente peggio. Giroud, che entro la fine della settimana sarà a Milano per visite e firma, ha ricevuto anche la benedizione di Andriy Shevchenko, non proprio un signor nessuno quando si parla di attaccanti rossoneri: “Si tratta di un giocatore di grande esperienza, lo stimo tanto. Farà benissimo, è un colpo che mi ricorda il ritorno di Ibrahimovic in rossonero". 

    LE MISSIONI DEL 'RE SCORPIONE': LA MALEDIZIONE DELLA 9 E IBRA... - Il "re scorpione", alto 190 centimetri per 88 chilogrammi, avrà due compiti non facili. Il primo sarà quello di riportare la 9 del Milan, qualora decida di scegliere la "casacca maledetta", agli antichi fasti che risalgono ormai a Pippo Inzaghi. Ma anche se dovesse prendere la 18, numero a lui caro, la missione sarà quella di tornare a rendere l'attaccante del Milan, Ibra a parte, una figura che metta timore alle difese avversarie, situazione che non si vede da parecchio nella Milano rossonera. Il secondo invece sarà quello di non far rimpiangere lo svedese nelle sfide in cui mancherà. Come si è visto l'anno scorso, Pioli ha assoluto bisogno di un centravanti affidabile. Maledizioni a parte.

    @AleDigio89

    Altre Notizie