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  • Il Monza retrocede in Serie B. Stagione horror, rischio di record negativo e un'estate infuocata: chi resta e chi va

    Il Monza retrocede in Serie B. Stagione horror, rischio di record negativo e un'estate infuocata: chi resta e chi va

    Era nell’aria, mancava solo la combinazione aritmetica. Il Monza, 3 anni dopo la storica prima promozione nel massimo campionato italiano, retrocede in Serie BLa salvezza è sempre stata una missione pressoché impossibile per i brianzoli, vista la pessima annata registrata dai lombardi, che hanno messo a referto solo 15 punti – sino a ora -, pur registrando successi importanti come la vittoria sulla Fiorentina (unica squadra in campionato a battere i nerazzurri) o i pareggi casalingo contro Roma e Inter. Risultati che, però, non avevano mai riacceso le speranze di una salvezza che, alla fine, non è arrivata. La sconfitta per 4-0 in casa contro l'Atalanta sancisce la retrocessione.

    STAGIONE DISATROSA – D’altronde, il Monza ha vinto solo in due occasioni in questa Serie A, mai così poche da quando era stato promosso, collezionando anche 9 pareggi e ben 24 sconfitte (è la squadra che ha perso di più in campionato). A rendere ancora più pesante il passivo in quest’annata, sono i soli 25 goal fatti, ma soprattutto 63 le reti subite. Numeri che rendono chiara ed evidente la modalità con il quale è arrivata questa prima retrocessione in Serie B. Un’annata che rischia di diventare ancora più tragica, considerando che il primato di minor numero di punti in una singola stagione di Serie A (considerando i tornei a 20 squadre e l’assegnazione di tre punti a vittoria) è ancora lì alla portata. Attualmente, appartiene alla Salernitana 2023/24 che l’anno scorso chiuse con soli 17 punti.

    NON E’ BASTATO NESTA – La stagione del Monza è stata segnata anche da due cambi di allenatore: Alessandro Nesta, complici i pessimi risultati e la crisi vissuta per tutta a prima parte dell’annata, è stato esonerato, lasciando spazio a Salvatore Bocchetti. Ma nemmeno il suo arrivo e il ritorno di Nesta sono riusciti a far invertire il trend in Brianza, complice anche il grave infortunio occorso a Matteo Pessina (una lacerazione tendinea) che ha privato il Monza del proprio leader tecnico e capitano. Il gruppo non ha mai trovato la forza di reagire ed è caduto in un vortice di risultati negativi che hanno compromesso ogni velleità di giocarsi le proprie chance di salvezza, un obiettivo a cui in pochi, giornata dopo giornata, hanno continuato a credere. Un segnale di resa, a dimostrazione di ciò, era già arrivato da parte dell'amministratore delegato Adriano Galliani che, in occasione del ko contro il Como, aveva abbandonato l’impianto dello U-Power Stadium già alla fine della prima frazione, senza assistere al secondo tempo dei propri uomini. E se anche il capitano abbandona, la nave è destinata ad affondare.

    ESTATE BOLLENTE – Un declino inesorabile, quello vissuto dal Monza, che non è riuscito a ripetere un’annata simile alla prima in A (52 punti accumulati e 11a posizione in classifica) e che ora sta vivendo i fantasmi della retrocessione, divenuta realtà oggi. Di errori ne sono stati fatti tanti, anche in sede di mercato. Le cessioni di giocatori come Bondo, Maldini, Di Gregorio, Pablo Marì, Colpani, Djuric e Valoti non sono state rimpiazzate nella giusta maniera. Ed è chiaro che, con questo risultato disastroso ottenuto sul campo, l’estate che vivrà il Monza sarà decisamente infuocata, con tutta una serie di giocatori che, con ogni probabilità, lasceranno la Brianza e la cadetteria in cerca di miglior fortuna.

    CHI RESTA E CHI VA - Il paracadute fornirà degli introiti utili per ripartire e provare a ricostruire una rosa che possa competere per l’alta classifica di B. Ci sarà chiaramente da capire chi sarà il proprietario di questa società e come vorrà strutturare i prossimi mesi estivi. Marinakis e Gabelli erano due dei nomi saltati agli onori della cronaca come possibili successori della galassia Fininvest, ma ora sembra che alcuni gruppi americani si stiano silenziosamente interessando alla società lombarda. Prima verrà chiarito questo aspetto, prima il Monza potrà ripartire. Ripartire, infatti, sarà la missione principale, il quesito da porsi è da chi: resterà Nesta (C'è chi comincia a parlare di un interesse per Ignazio Abate) in panchina? E quali giocatori lasceranno la Brianza? D'Ambrosio, Gagliardini (per questi due, non scatterà il rinnovo automatico e dunque lasceranno la Brianza) Caldirola e Sensi sembrano essere ormai arrivati a fine ciclo e ci saranno vari giocatori in prestito che torneranno ai rispettivi club come Turati (al Sassuolo), Palacios (all’Inter); Zeroli (al Milan), Urbanski (al Bologna), Castrovilli (alla Lazio) e Bianco (alla Fiorentina). Alcuni elementi come Pereira, Kyriakopoulos, Birindelli, Petagna, Caprari e Dany Mota potrebbero essere appetibili sul mercato e una loro cessione finanzierebbe una sessione estiva che potrebbe diventare importante. Infine (contando che ci sarà da dirimere il futuro di Colpani, il cui destino rischia di essere il ritorno alla casa base) c’è capitan Pessina: scenderà in B compiendo un’altra scelta di cuore per la squadra della sua città? Tanti dubbi, poche certezze. La prima fase della scalata Monza verso la storia, il sogno Serie A si è ormai chiusa e si è conclusa con la retrocessione. Ora arriva la parte più dura: ripartire, ricostruire, non diventare una meteora del nostro campionato. Per il Monza, sarà un’estate bollente, prima di un autunno in Serie B. Ora è il momento della delusione, ma presto servirà voltare pagina, con un progetto fresco, nuovo, degno di Monza.

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    Commenti

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    Elbrus2222
    Elbrus2222

    la squadra non mi sembrava cosi scarsa a inizio campionato. Siamo sicuri che Nesta era adatto all...

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