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Il Napoli domina ma viene beffato: quest'Atalanta può sognare lo scudetto

Il Napoli domina ma viene beffato: quest'Atalanta può sognare lo scudetto

  • Alberto Cerruti
    Alberto Cerruti
Se l’Atalanta non perde partite come queste, può davvero sognare di vincere lo Scudetto. Il 2-2, dopo 99’ intensissimi, è infatti un premio eccessivo per la squadra di Gasperini, sia perché il Napoli due volte in vantaggio con Maksimovic e Milik gioca di più e meglio, sia perché il secondo gol del definitivo pareggio di Ilicic, dopo il primo di Freuler, arriva in seguito a un sospetto intervento di Kjaer su Llorente che sembrava da rigore e riesce a far infuriare persino Ancelotti, espulso tra le proteste finali. Al di là delle polemiche, bisogna però riconoscere all’Atalanta il merito di avere segnato ancora due gol, come minimo, in queste prime dieci giornate di campionato. Dall’altra parte, invece, bisogna sottolineare le colpe del Napoli, incapace di segnare il gol del 2-0 quando stava dominando la partita, e troppo distratto in difesa perché una grande squadra non può concedere tanti spazi agli avversari. 

RITMO CHAMPIONS - Mai visto, infatti, il Napoli partire così forte, con un ritmo da Atalanta alla quale ruba l’idea, come avrebbe detto il grande Pesaola. E’ la squadra di Ancelotti, infatti, a giocare con la velocità e il pressing degli uomini di Gasperini, sfiorando subito il gol con Koulibaly, che però non sorprende Gollini. Colpita con le stesse sue armi, l’Atalanta è costretta a rinchiudersi dentro la propria area di rigore, perché nemmeno il grave infortunio di Allan, rilevato da Zielinski dopo appena 8’, frena lo scatenato Napoli che dalla A del brasiliano alla Z del polacco dimostra di essere una squadra vera, anche senza il folletto Mertens, inizialmente in panchina. Ordinato con il suo 4-4-2, in cui Milik e Lozano sono i mobilissimi terminali offensivi, il Napoli dà spettacolo in una partita con un’intensità da Champions. E così il gol dei padroni di casa che spezza l’improbabile 0-0 è il giusto premio per gli sforzi di Insigne e compagni. 

BEFFA FREULER - Proprio il capitano al 16’ è bravissimo ad aprire sulla destra per Callejon che vola sulla fascia e rimette al centro dove Maksimovic si rivela più preciso del suo compagno di reparto Koulibaly nella deviazione di testa che supera il bravissimo Gollini. Nemmeno il vantaggio accontenta la scatenata squadra di Ancelotti, vicinissima al raddoppio al 22’ quando Fabian Ruiz smarca Milik che di testa colpisce il palo e poi sulla ribattuta non riesce a correggere in rete. L’Atalanta continua a soffrire e Gasperini dalla panchina si arrabbia perché Gomez e Ilicic rimangono senza rifornimenti e non possono nemmeno sfruttare il contropiede, visto che il Napoli è sempre all’attacco. Proprio perché sta dominando, la colpa del Napoli è quella di non segnare il secondo gol e così quando sta per finire il primo tempo, arriva il pareggio beffa dell’Atalanta, favorito da un doppio errore, prima di Koulibaly che non chiude su Freuler e poi soprattutto di Meret che non trattiene la conclusione non irresistibile dello svizzero.

NUOVO EQUILIBRIO - Tornata in partita, quando non ci sperava più, l’Atalanta va al riposo con una nuova carica che la trasforma all’inizio della ripresa. E allora Ancelotti, visto che la partita è in equilibrio nel risultato e anche nel gioco, rilancia Mertens al posto del declinante Lozano. L’attaccante più pericoloso, però, è sempre Milik che su punizione colpisce la parte alta della traversa, ricaricando il Napoli. Senza un attimo di tregua, come raramente si vede nel nostro campionato, la partita assomiglia a un divertente ping-pong con rapidi cambiamenti fronte e su uno di questi Fabian Ruiz è bravissimo ad approfittare di un’incertezza di De Roon al quale strappa la palla subito offerta a Milik, che può scattare tutto solo sulla destra per battere Gollini in uscita disperata con un perfetto diagonale. E’ il quarto gol in tre partite per il centravanti polacco, che riceve una meritatissima “standing ovation” quando Ancelotti lo sostituisce con Llorente. 

POLEMICA FINALE - Sembra fatta, ma anche stavolta l’Atalanta riesce a pareggiare, anche se il 2-2 scoperchia un vulcano di polemiche. Premesso che Koulibaly ha la colpa di non chiudere su Ilicic, bravo a scattare tutto solo alle sue spalle per deviare di sinistro l’assist di Toloi, il Napoli protesta vivacemente non soltanto per il sospetto fuorigioco di Ilicic, ma soprattutto per un precedente intervento di Kjaer su Llorente che sembra falloso. Accerchiato da tutti i giocatori del Napoli, l’arbitro Giacomelli non cambia idea ed espelle Ancelotti che per la verità stava cercando di calmare i suoi giocatori, ma evidentemente si è lasciato sfuggire qualche parola di troppo. Peccato perché una partita così bella non meritava un finale simile. 

Napoli-Atalanta 2-2 (primo tempo 1-1)

Marcatori: 16' pt Maksimovic, 41' pt Freuler, 26' st Milik, 41' st Ilicic
Assist: 16' pt Callejon, 41' pt e 41' st Toloi, 26' st Fabian

NAPOLI (4-4-2): Meret; Maksimovic, Koulibaly, Luperto, Di Lorenzo; Callejon, Allan (11' pt Zielisnki), Fabian Ruiz, Insigne; Lozano (24' st Mertens), Milik (36' st Llorente). All. Ancelotti

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Djimsiti (20' st Kjaer), Palomino; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Gómez (29' st Muriel), Pasalic' (24' st Castagne), Ilicic. All. Gasperini

Arbitro: Giacomelli di Trisete

Ammoniti: Toloi, Maksimovic, De Roon, Pasalic, Di Lorenzo, Insigne

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