Calciomercato.com

Il Napoli e quell'allergia al mercato di gennaio. Ma serve una svolta scudetto

Il Napoli e quell'allergia al mercato di gennaio. Ma serve una svolta scudetto

  • Pietro Scognamiglio
Nelle ultime undici stagioni di Serie A, solo una volta i campioni d’inverno non hanno conquistato lo scudetto. E’ accaduto proprio al Napoli di Sarri, primo al giro di boa del campionato 2015/2016 ma solo secondo sul traguardo, a nove punti dalla Juventus di Allegri.  Indiscutibile l’eccezionalità della rimonta bianconera (24 vittorie su 25 partite da novembre ad aprile), ma in quel mercato invernale De Laurentiis e Giuntoli fecero ben poco per rinforzare la squadra. 

I PRECEDENTI - Restano agli atti i non indimenticabili arrivi di Grassi dall’Atalanta (10 milioni, ma si è fatto male subito)  e di Regini in prestito dalla Sampdoria, mandato in campo una sola volta. Anche dodici mesi dopo, nello scorso gennaio, le operazioni concluse dal Napoli non hanno lasciato traccia. All’apertura è stato subito ufficializzato l’arrivo di Pavoletti dal Genoa, teorico sostituto di Milik dopo il primo infortunio del polacco. L’esplosione di Mertens nel ruolo di centravanti ha però subito ridimensionato il ruolo dell’attaccante toscano, rivenduto in estate al Cagliari con una inevitabile minusvalenza. Rientrano tra gli investimenti per il futuro gli arrivi di Leandrinho e Zerbin, ancora aggregati alla Primavera.
 
ALMENO UN BIG - Al netto delle difficoltà fisiologiche che presenta il mercato di metà stagione (quando è più difficile far muovere giocatori di primissimo piano), il Napoli dovrà adesso cambiare marcia. La resistenza di Sarri nel modificare i suoi collaudati ingranaggi non può rappresentare un freno per le strategie societarie. Anche l’allenatore – fin qui principale artefice del percorso di crescita – va stimolato  ad adeguarsi agli standard da top club. Ai livelli più alti non si può giocare in 14, ampliando così oltremisura i rischi di prevedibilità e logoramento sul lungo termine. 
Mai come quest’anno la squadra di Sarri ha la possibilità di essere competitiva fino alla fine per lo scudetto, complice anche l’alleggerirsi dell’impegno europeo dopo il declassamento in Europa League. Inserire almeno un elemento di collaudato spessore (e significativo costo), come Vrsaljko o Grimaldo in difesa o un esterno offensivo del valore di Verdi, Politano o Deulofeu, rappresenterebbe un chiaro segnale di voler alzare l’asticella. Andando oltre il pur valido innesto di Inglese e le sorprese pescate a parametro zero. 

@pietroscogna

Altre Notizie