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  • Il Napoli l'ha rifatto: dopo un anno disastroso, Conte, McTominay e Lukaku riportano lo Scudetto in città

    Il Napoli l'ha rifatto: dopo un anno disastroso, Conte, McTominay e Lukaku riportano lo Scudetto in città

    La storia, il Napoli, l'ha scritta di nuovo. Adesso, se vorrà, potrà anche rileggerla ma avrà certamente molto di autobiografico.

    E si tratta di una storia tutt'altro che banale, tenendo conto del fatto che anche i più grandi estimatori di Antonio Conte, pur riconoscendo al tecnico salentino il beneficio del dubbio, sapevano che stavolta per l'ex allenatore di Juventus e Inter riuscire a conquistare lo Scudetto non sarebbe stato per niente facile.

    E non perché l'organico degli azzurri non fosse all'altezza di puntare in alto - del resto buona parte dei protagonisti sono gli stessi Campioni d'Italia di due anni fa - ma perché il Napoli era reduce da una stagione a dir poco disastrosa, contraddistinta da tre differenti guide tecniche e che sembrava essere stata sufficiente per distruggere quanto di buono costruito in precedenza. 

    Quella scritta dagli azzurri nella stagione 2022-2023, appena un anno dopo sembrava già una favola destinata a rimanere tale e isolata e invece a Napoli la festa è appena scattata di nuovo. Con una sofferenza maggiore rispetto allo Scudetto targato Spalletti, gli azzurri hanno sudato fino all'ultima giornata per conquistare un trofeo che a inizio stagione sembrava tutt'altro che alla portata. Ma il Napoli ce l'ha fatta, trascinato - fino all'ultima giornata - dalle sue due stelle più lucenti, Scott Mc Tominay e Romelu Lukaku, i giocatori simbolo del trionfo, adesso a pieno titolo eredi di Kvaratskhelia e Osimhen nei libri di storia del Napoli Calcio

    Ma quella del Napoli 2024-2025 è stata soprattutto la vittoria della squadra, di un gruppo capace di compattarsi dopo il disastro della scorsa stagione e di rimettersi in carreggiata, riuscendo a chiudere il campionato lasciandosi alle spalle proprio quell'Inter che Conte e lo stesso Lukaku avevano abbandonato senza troppi complimenti. Un gruppo che, nonostante la cessione a stagione in corso della stella Kvaratskhelia, ha mantenuto il focus sul campo, senza subire le schermaglie dialettiche tra allenatore e società sul mancato arrivo di rinforzi durante il mercato di riparazione. 

    E di rinforzi, a conti fatti, non c'è stato bisogno perché Conte ha saputo tirare fuori il meglio dai giocatori a sua disposizione, mettendo Raspadori nelle condizioni di trasformarsi in uomo determinante nella volata finale e sapendo ovviare anche agli infortuni che nel finale di campionato hanno complicato il percorso. Sarebbe sicuramente ingeneroso non citare neanche una volta Zambo Anguissa, forse il calciatore più continuo nella stagione degli azzurri, ma anche capitan Di Lorenzo, Politano, Rrahmani e Lobotka, pilastri di una squadra che, così come due anni fa, ha fatto esplodere di gioia un'intera città.

    Adesso Napoli esulta e i calciatori con la scritta "Again" ricordano che no, non è più un caso isolato. E intanto Conte sorride felice, dopo essersi mostrato quasi in lacrime al momento del fischio finale. Lacrime e brividi, per tutta Napoli e per il suo condottiero.

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    Ma i napoletani sanno che Conte ha già firmato con la Rubentus?

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