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  • Il Napoli passeggia e va ko col Parma, a Gattuso non esce il colpo alla Sarri: Lozano non è Mertens
Il Napoli passeggia e va ko col Parma, a Gattuso non esce il colpo alla Sarri: Lozano non è Mertens

Il Napoli passeggia e va ko col Parma, a Gattuso non esce il colpo alla Sarri: Lozano non è Mertens

  • Alberto Polverosi
    Alberto Polverosi
La partita del Tardini resterà nella storia del campionato del Napoli non per il risultato (sconfitta per 1-2), non per il gioco (modesto come il ritmo), ma per l’invenzione di quattro centravanti diversi in 90 minuti, quattro centravanti che in realtà sono quattro esterni: ha iniziato Lozano, ha proseguito Politano, ha continuato Callejon e ha concluso Insigne. Gattuso li ha provati e alternati per la squalifica del vero centravanti, Milik, e l’infortunio del centravanti inventato da Sarri nei tempi napoletani, Mertens. Se dovesse contare questa partituccia, nessuno dei quattro sarebbe promosso nel nuovo ruolo. E’ stata un’altra partita di soli rigori, i primi due potremmo definirli rigorini, il terzo più netto e anche decisivo. Sul conto del Parma è giusto sottolineare l’efficacia delle scelte di D’Aversa, quelle prima e quelle durante la gara. Sul conto del Napoli si può aggiungere che a poco più di due settimane dalla sfida col Barcellona, era meglio evitare questo passo falso.

SLOW FOOTBALL - Parma e Napoli hanno giocato il primo tempo passeggiando. La squadra di Gattuso ha tenuto palla con una lentezza che ha trasformato il possesso in una tattica stucchevole, senza sbocchi e senza ritmo. A dir la verità dopo solo 4 minuti abbiamo avuto un’impressione diversa, dopo l’unica bella azione degli azzurri condotta e rifinita da Insigne e conclusa con un tiro centrale da Politano respinto da Sepe. Il meglio del Napoli, però, è finito lì. Il meglio del Parma, che ha trascorso i primi 45' raccogliendosi al di sotto della linea del palla, è giunto invece nel recupero per iniziativa di Siligardi che ha saltato Fabian Ruiz, subito dopo Mario Rui e ha lanciato in area Grassi toccato da un ginocchio dello stesso Mario Rui, colpevole di due interventi sbagliati (il primo in scivolata su Siligardi) nella stessa azione. Per Giua era rigore. Tiro di Caprari, Parma in vantaggio. Palla al Napoli, gol del Parma, succede nel calcio.

RIBALTONE GATTUSO - Alla vigilia si era capito che Gattuso, secondo uno schema consolidato in questo periodo di partite a ritmo serrato, avrebbe fatto un’altra rivoluzione. E così è stato: 7 giocatori diversi rispetto alla vittoria sull’Udinese, il portiere (Meret e non Ospina, acciaccato), mezza difesa (Di Lorenzo e Maksimovic per Hysaj e Manolas), due terzi di centrocampo (Allan e Demme per Zielinski e Lobotka) e due terzi dell’attacco (Politano e Lozano, in versione centravanti, per Callejon e Mertens). L’idea (tentativo, esperimento, intuizione...) di Lozano al centro dell’attacco, in una specie di riedizione del caso-Mertens, trasformato in centravanti da Sarri per l’infortunio di Milik, è durata 20 minuti. Il messicano in quella posizione era un pesce fuor d’acqua: mai presa palla, mai intervenuto nel gioco. Così Gattuso ha invertito i ruoli, inventandosi però un altro centravanti, Politano, e spostando Lozano a destra. La situazione non è migliorata per nessuno dei due.

SCOSSONE D’AVERSA - Rispetto a Gattuso, il ribaltone di D’Aversa era più inatteso e soprattutto più clamoroso visto che ha messo fuori i pezzi da novanta del suo attacco, Kulusevski e Gervinho, per far giocare dall’inizio Karamoh e Siligardi. Sei cambi in tutto, compreso tre difensori su quattro (Darmian, Dermaku e Bruno Alves al posto di Laurini, Iacoponi e Gagliolo), oltre a Grassi in mezzo al campo invece di Hernani. Era il tentativo di invertire una rotta disastrosa con 6 sconfitte nelle ultime 7 partite e va detto che, risultato alla mano, già il primo tempo gli ha dato ragione: Siligardi e Grassi sono stati gli autori dell’azione del rigore e anche Karamoh, pur nella sua leggerezza, poco prima stava per piazzare il colpo grazie a uno scellerato passaggio indietro su punizione di Allan. Alla fine di quell’azione, il sinistro a botta sicura di Siligardi, con Meret battuto, è restato respinto quasi sulla linea di porta da Di Lorenzo.

UN ALTRO RIGORE - Il Napoli è partito con una velocità diversa nella ripresa e dopo 9' ha pareggiato con un altro rigore che potremmo definire di “nuova generazione”, quei rigori per un tocco di braccio che col regolamento attuale si danno cento volte su cento, mentre in un regolamento logico se ne dovrebbe fischiare la metà. Comunque il tiro di Fabian Ruiz è stato deviato dal braccio di Grassi, Giua ha fischiato la punizione dal limite ma proprio come era successo ad Orsato a Torino sul tocco di braccio di Bastos è stato richiamato al Var da Massa: Grassi era dentro l’area. Rigore, tiro angolato di Insigne, uno a uno. Lorenzino è stato il migliore del Napoli.

IL TERZO CENTRAVANTI... - Subito dopo il pareggio, D’Aversa ha messo
Kulusevski al posto di Siligardi, il migliore dei suoi insieme a Pezzella. Ancora qualche minuto e sono entrati Barillà e Inglese al posto di Grassi e Karamoh. Il Napoli ha ripetuto la partita del primo tempo, tenendo palla nella metà campo del Parma ma senza essere mai troppo pericoloso, se non per una conclusione di Lozano deviata in angolo da Sepe. Gattuso ha cambiato/inventato il terzo centravanti al 20' quando ha tolto Politano e messo dentro Callejon. Il risultato era lo stesso. Inapprezzabile.

...E IL TERZO RIGORE - La panchina ha fatto bene a Kulusevski perché è entrato con una gran voglia di incidere. Con uno dei suoi spunti famosi si è procurato un rigore mettendo il corpo davanti a Koulibaly che l’ha buttato giù. Non c’è stato bisogno del Var, Giua ha visto bene e ha fischiato. Kulusevski ha segnato e restituito al Parma una vittoria che mancava da 7 partite. E insieme alla vittoria, anche la salvezza aritmetica. Con Younes in campo, è stato Insigne a chiudere il giro dei centravanti. Nella partita dei rigori, proprio Younes nel finale ne ha sbagliato un altro, forse perché era un rigore in movimento...




IL TABELLINO

Parma-Napoli 2-1 (primo tempo 1-0)

Marcatori: 45+2’ p.t. rig. Caprari (P), 9’ s.t. rig. Insigne (N), 40’ s.t. rig. Kulusevski (P)

Parma (4-3-3): Sepe; Darmian, Alves, Dermaku, Pezzella; Kurtic (29’ s.t. Iacoponi), Brugman, Grassi (17’ s.t. Barillà); Siligardi (12’ s.t. Kulusevski), Caprari (29’ s.t. Gervinho), Karamoh (16’ s.t. Inglese). All. D’Aversa

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz (32’s.t. Zielinski), Demme (39’ s.t. Lobotka), Allan (19’ s.t. Elmas); Politano (19’s.t. Callejon), Lozano (39’ s.t. Younes), Insigne. All. Gattuso

Arbitro: Antonio Giua

Ammoniti: 35’ p.t. Lozano (N), 7’ s.t. Grassi (P), 45’ s.t. Brugman (P), 45’ s.t. Iacoponi (P).
 

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