Di lui si sono quasi perse le tracce. Da più di un anno ormai a Newcastle, da quasi due anni fuori dal giro della nazionale (bisogna risalire all'amichevole contro la Romania, Novembre 2011 giocata a Klagenfurt). Davide Santon è ancora "il bambino" del calcio italiano, come venne soprannominato ai tempi dell'Inter da Josè Mourinho, ma come capita spesso è l'ennesimo prodotto del calcio italiano non valorizzato come dovrebbe essere per le sue indubbie qualità che lo avevano proiettato verso un futuro più roseo di quanto non si sia poi rivelato.

Attualmente il suo Newcastle è soltanto nono in Premier League, sebbene possa contare su ottimi giocatori quali il talentuoso Ben Arfa e gli attaccanti Ameobi e Demba Ba (autore già di sei reti), ma domenica l'appuntamento è di quelli da non perdere, il derby contro i rivali storici del Sunderland, un derby definito dallo stesso Santon ai microfoni della BBC "più importante del derby di Milano".

"Il derby di Milano è molto importante", ha proseguito l'ex cesenate, " ma non come questo. Qui c'è più rivalità, ognuno pensa alla partita, è fantastico. Domenica dobbiamo vincere, Shola Ameobi segnerà. Dobbiamo concentrarci su questa partita ed assicurarci la vittoria".Sicuramente un occasione da sfruttare al meglio per l'ex terzino nerazzurro che per il momento ha conquistato il tecnico dei Magpies Alan Pardew, ma che ha in testa un obiettivo ancor più grande, ottenere la fiducia di Cesare Prandelli in attesa dei mondiali brasiliani del 2014. La strada sembra essere quella giusta.