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  • Il Palermo, Viviano e il caos-portieri

    Il Palermo, Viviano e il caos-portieri

    • Daniele Valenti

    La rescissione di Rubinho è stata solo uno specchietto per le allodole nel caos-portieri del Palermo: da lunedì prossimo, Mutti ne avrà a disposizione di nuovo quattro. Viviano, acquistato per metà dal Genoa per cinque milioni di euro, manco a dirlo sarà titolare. Giusto il tempo di ristabilirsi, perché il ricordo del crac ai legamenti fa ancora male e la rinnovata confidenza col campo richiede un tagliando lungo un paio di settimane. Dopo Chievo e Genoa, orientativamente, il posto in porta sarà suo.

    Con buona pace di Benussi, che in due anni ha conquistato tutti in campo e fuori. L'estremo difensore veneto è diventato titolare e ha spiegato con grandi parate il perché della felice scelta di Mangia. Ma Zamparini vuole un portiere 'che garantisca almeno dieci punti in più a campionato': evidentemente, nella testa del presidente, Benussi non lo è. Ciccio se ne farà una ragione, sebbene non abbia intenzione di fare le valigie: la società vorrebbe cederlo, lui nicchia, meditando di restare per fare il secondo. Magari con un prolungamento di due anni - ovviamente alle stesse cifre - del contratto in scadenza nel giugno 2013. Benussi, dopotutto, se lo merita. E il presidente lo sa.

    E Tzorvas? È prigioniero. Ci spieghiamo meglio: in questa stagione il greco ha già difeso i pali del Panathinaikos in alcune partite in Europa e poi quelli del Palermo. Il regolamento consente tre trasferimenti nell'arco di una stagione, ma si può giocare solo con due squadre. L'unica soluzione, dunque, sarebbe un ritorno al Panathinaikos, che dal canto suo non ci pensa nemmeno. Amaro destino quello di Alexandros, che da qui al termine del torneo scalderà un posto in tribuna. Del resto, come dicevano i romani, ubi maior minor cessat: per far passare Viviano, le pedine da spostare sono due.

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