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  • Il Premier Conte annuncia il 'Decreto Maggio': 'Manovra da 55 miliardi. Alcune Regioni potranno aprire prima. Prestiti, imprese, vacanze...'

    Il Premier Conte annuncia il 'Decreto Maggio': 'Manovra da 55 miliardi. Alcune Regioni potranno aprire prima. Prestiti, imprese, vacanze...'

    Intervistato dal Fatto Quotidiano il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto il punto sulla ripresa e sulla Fase 2 annunciando la possibilità, per alcune regioni, di accelerare ulteriormente nella riapertura.
     
    DECRETO MAGGIO – “Abbiamo già attivato molte misure e altrettante ne vareremo. Dopo i decreti Liquidità e Cura Italia, ci sarà il decreto Maggio che conto di chiudere entro la settimana e ammonterà a 55 miliardi. Una misura molto importante sarà quella che consentirà a tutti i cittadini, attraverso il credito di imposta, di ristrutturare gli immobili per adeguarli alla normativa antisismica e per l’efficientamento energetico, a costo zero: gratis. Il meccanismo è stato suggerito dal ministro Fraccaro e avrà forte impatto: ci aspettiamo maggiore occupazione e la decisa ripresa delle costruzioni. E senza ulteriore consumo del suolo. Un’altra norma distribuirà 3 miliardi ai Comuni per sbloccare lavori di manutenzioni e opere pubbliche con procedure di gara semplificate. Sempre con Comuni e Province, stiamo lavorando a un piano straordinario per l’edilizia scolastica, approfittando delle scuole chiuse, per avere a settembre aule ristrutturate e sicure per i nostri ragazzi”.

    PRESTITI ALLE IMPRESE – “Perché i prestiti sono lenti? Per le somme basse, fino a 25mila euro, la procedura consente maggiore speditezza. Sopra quella soglia alle banche occorre un’istruttoria. Anche se la garanzia dello Stato copre pressoché integralmente il rischio delle somme erogate. E poi c'è un problema più tecnico. Le banche, dovendo comprimere i tempi d’istruttoria e prestare soldi anche a imprese in tensione finanziaria, temono di essere coinvolte un domani nel concorso in reati collegati alla bancarotta. In pratica di aver contribuito a tenere artificiosamente in vita aziende già decotte”.

    SANITA’ – “Sugli investimenti nella sanità, accontenterete il ministro Speranza? Accontentare tutti i ministri è complicato. Alcuni miliardi del decreto andranno a rafforzare le strategie sanitarie collegate all’emergenza. Poi predisporremo altri fondi. Lavoreremo per rafforzare la strategia integrata tra ospedali e medicina del territorio, i posti in terapia intensiva e subintensiva, le attività di monitoraggio, contact tracing e tele- assistenza: tutti elementi fondamentali per vincere la sfida al Covid”

    CORONAVIRUS – “Non mi lascio orientare dalle sensazioni, o dalle immagini tv. Ma vedo che il piano ha funzionato, con un’attuazione ordinata del rientro di 4,5 milioni di lavoratori tra fabbriche e uffici. Anche le nuove regole sui trasporti non hanno bloccato gli spostamenti, anch’essi finora molto ordinati. Si conferma il senso di responsabilità dei cittadini, la grande attenzione al rispetto delle regole. E questo mi fa ben sperare sul fatto che la curva dell’epidemia resti sotto controllo”

    18 MAGGIO – “Per spostarsi tra regioni bisognerà aspettare. Idem per la riapertura del commercio al dettaglio, prevista per il 18 maggio: non si possono fare previsioni. Non mi aspetto un particolare aumento dei contagi, perché ormai si è diffusa fra i cittadini un’educazione generale alla convivenza col virus. Anche se ci sono settori che non possiamo controllare del tutto, come gli ambiti familiari. Regioni più libere? Ho proposto questo nuovo schema che non deroga al principio di massima precauzione. Ma, siccome ora ci sono soglie definite di allarme, siamo in condizione di studiare un’eventuale anticipazione delle aperture per ulteriori attività con differenziazioni geografiche”.

    CONGIUNTI – “Quella formula ha un fondamento giuridico: è servita per abbracciare una ampia platea di soggetti che spaziano dai parenti agli affini ai coniugi, ai partner delle unioni civili e ai fidanzati, tenendo fuori però conoscenti e amici. Se avessimo optato per una formula più estensiva, avremmo consentito un più ampio scambio di visite e incontri, e sarebbe stato impossibile tenere sotto controllo la curva del contagio nelle relazioni personali”.

    LACRIME E SANGUE – “Non possiamo nasconderci. L’ho detto, questa è la prova più dura dal dopoguerra. Con una tale caduta del Pil, gli effetti economici saranno molto dolorosi. È anche per questo che abbiamo varato una manovra da 25 miliardi e ora un’altra da 55: l’intervento più poderoso degli ultimi anni. E, parallelamente, stiamo preparando un decreto Sburocratizzazione per rilanciare gli investimenti, velocizzare le procedure di gara, anche con soluzioni sperimentali e temporanee limitate a questa fase”. 

    VACANZA - "Confido che l’epidemia sarà sempre più sotto controllo e potremo andare in vacanza. Magari con più cautele di prima, ma al mare, in montagna, in collina ci andremo. Sarebbe bello, per aiutare il settore duramente colpito del turismo, che tutti gli italiani passassero le ferie in Italia”.

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