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  • Il ragazzino Kovacic a scuola da Zanetti

    Il ragazzino Kovacic a scuola da Zanetti

    • GM

    L'Inter sta usando il bastone e la carota con Mateo Kovacic, classe 1994. Ieri più il bastone. Sentite Walter Mazzarri, dopo il 2-0 sul Livorno nel quale il giovane talento croato è entrato in campo al 58' al posto di Alvarez: "Lui e Taider hanno ancora bisogno di crescere e devono imparare dai 10 minuti di Zanetti, se si entra in campo in quel modo si fa la differenza anche in 10 minuti. Kovacic è un ragazzino e deve imparare ad essere più concreto, spesso si perde ma è talmente giovane che il tempo gli darà sicurezza. Fa pochi movimenti da mezzala". 

    Parole non tenere, ma sicuramente pronunciate nell'ottica dell'insegnamento, come stimolo e aiuto per un giocatore che si deve ancora formare, prima di poter esplodere definitivamente. Non c'è dubbio che i prossimi mesi saranno decisivi per Kovacic: o impara in fretta la lezione della 'scuola Zanetti', oppure il suo futuro nerazzurro, a fine stagione, potrà essere messo in discussione. 

    Ai microfoni di Calciomercato.com, il suo agente, Nikki Vuksan, ha dichiarato: "Mateo sta benissimo all'Inter. E' un patrimonio del club e non ci sono possibilità che vada via a gennaio". Verissimo. Ma vere sono anche le parole di Mazzarri

    In sintesi: Kovacic sta bene all'Inter ed è un patrimonio dell'Inter. E a gennaio resterà in nerazzurro. Ma da qui a maggio, in sette mesi, dovrà crescere ed imparare. Perché altrimenti nella prossima stagione la musica potrebbe essere diversa. 

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